Terre Nere Libri
Libri pubblicati nella collana Terre Nere
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Il volo Gazdanov Gajto Venditti M. (Cur.) - Criterion, 2022 - Terre Nere
Composto nel 1939, ma apparso in versione completa solo nel 1992 dopo il crollo dell'URSS, 'Il volo' non ha ricevuto la stessa attenzione dei romanzi più famosi di Gazdanov e questa è la sua prima traduzione italiana. Sono presenti qui tutti i motivi che caratterizzano la prosa di Gazdanov: l'imprevedibilità del destino, il dominio delle passioni, la condizione dei russi emigrati a Parigi, la compresenza di due lingue, russo e francese, e di due culture, la necessità di realizzare i propri sogni e desideri. Nel Volo le vite dei personaggi si scontrano con la potenza del Caso, e come scrive Gazdanov a un editore francese cui voleva affidare la traduzione del romanzo il fulcro della trama è «l'ingerenza di una cieca forza esterna» sulle vite dei personaggi. L'interazione tra il Caos del reale e il Caso è narrata con leggerezza, con sottile ironia, in uno stile estremamente attuale. Anche la trama, di solito complessa nei romanzi di Gazdanov, è più lineare e con un finale ad effetto.
Il camion bulgaro. Cantiere a cielo aperto Tepeneag Dumitru Rotiroti G. (Cur.) - Criterion, 2021 - Terre Nere
'Il Camion bulgaro', l'ultimo romanzo scritto da Dumitru ?epeneag, è un libro di lettura e insieme un esercizio di scrittura - una scrittura in perpetua fuga che si accompagna a un'esperienza di specchialità fatta di paradossi sia formali che concettuali - e rappresenta un'esemplare dimostrazione della sua arte. Un testo che è molto più di un semplice «romanzo»: si tratta di uno scavo fino alle profondità più estreme, fino a toccare l'«abisso» delle parole dove Eros e Thanatos si fronteggiano tenebrosamente. È l'espressione del mistero stesso, tra il silenzio e la scoperta di qualche forma di verità, della giustificazione di una vita in un continuo transito tra l'enigma conoscitivo delle origini e la terra promessa dell'avvenire. In questa perdita di luogo, inconscia e interrogante, c'è tutta la posta in gioco del 'Camion bulgaro', vale a dire l'esistenza stessa della letteratura, da leggersi e da scriversi, nella sua costruzione interminabile tra la vita e la morte, tra il passato e l'avvenire, tra la deriva dell'abbandono e il desiderio di dimora, tra la soglia dell'indicibile e quella dell'irraffigurabile.