Booklet Milano Libri
Libri editi da Booklet Milano con argomento Riti Funebri
I morti e il grano. Tempi del lavoro e ritmi della festa Buttitta Ignazio - Booklet Milano, 2006 - Meltemi.Edu
Nelle culture euro-mediterranee antiche e recenti è ampiamente diffusa la relazione tra mondo ctonio e prosperità di uomini e natura. A partire almeno dal neolitico, nel Vicino Oriente e in area egea, dove il culto dei morti appare in tutta evidenza collegato con i riti stagionali della fertilità nei quali il rifiorire della vita in primavera era messo in relazione con la resurrezione dalla tomba. In queste pagine viene indagata proprio questa relazione fondamentale tra ciclo del grano e destino dei morti, anche cercando di ricostruire nelle sue linee essenziali i rapporti tra visione del mondo e paesaggio, e tra lavoro e rito in Sicilia, perché la commemorazione dei defunti è uno degli elementi costanti delle feste rituali agrarie.
La terra e il fuoco. I riti funebri tra distruzione e conservazione Tartari E. (Cur.) - Booklet Milano, 1996 - Gli Argonauti
La terra e il fuoco. I riti funebri tra distruzione e conservazione - Booklet Milano
La linea di polvere. I miei tropici tra mutamento e autorappresentazione Canevacci Massimo - Booklet Milano, 2007 - Le Melusine
Una ricerca che ha condotto l'autore ad assistere a uno dei rituali funerari più complessi mai elaborati da una cultura umana. Il funerale Bororo popolazione indigena brasiliana concentrata nella regione del Mato Grosso - e reso famoso da Lévi-Strauss con i suoi "Tristi tropici", è qui centro del racconto e trama di un'appassionata etnografia in cui la vita e i sentimenti dell'antropologo sono una cosa sola con la ricerca sul campo. Ed è questo coinvolgimento totale che l'autore ci trasmette rendendoci partecipi dell'intensità di un rito che si consuma al ritmo incalzante delle maracas, tra i colori brillanti dei pariko di piume, i corpi spalmati con l'"urucum", le impressionanti scarificazioni dei partecipanti; ma anche raccontandoci di come Kleber e Paulinho documentano la propria cultura con la cinepresa in spalla, le bambine di Sangradouro si appassionano a Internet e Leonida Akirikurireudo gira il mondo per presentare le proprie opere d'arte. I tropici di Canevacci non sono tristi, ma sanguinanti e ironici, disperati e consapevoli. Lui la scelta di campo per la sua ricerca l'ha compiuta: insieme a quelle persone, al fianco di popolazioni che rivendicano la soggettività culturale e politica della propria liberazione.