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Libri editi da Scienze E Lettere con argomento Capri
Capreensia disiecta membra. Augusto a Capri e la villa di Palazzo a Mare Di Franco Luca - Scienze E Lettere, 2015 - I Quaderni Di Oebalus
Nel ricco panorama insediativo legato a residenze di lusso nell'area del Golfo di Napoli, l'isola di Capri riveste un ruolo particolarmente importante al quale nel tempo purtroppo è corrisposta una certa marginalità nell'ambito degli studi archeologici. Estremamente significativa è la figura di Ottaviano, di lì a poco Augusto, il quale di ritorno dalla vittoriosa battaglia di Azio decise, nel 29 a.C., di inserire l'isola tra i suoi possedimenti privati e di costruirvi una o più ville dedicate ai suoi momenti d'otium. Il presente lavoro ha evidenziato tracce significative della sua presenza sull'isola in uno dei più grandi edifici conservati, nell'area nota come 'Palazzo a Mare', grazie all'analisi dettagliata dei rinvenimenti archeologici. La villa, nota fin dal Cinquecento e meta fissa di numerosi viaggiatori eruditi tra Seicento e Ottocento, occupa l'area Nord-Occidentale dell'isola e si dispiega attraverso spazi pianeggianti, terrazzamenti e quartieri marittimi. Attraverso un accurato studio delle testimonianze storiche e delle tracce archeologiche, spesso monumentali come nel caso dell'esedra-ninfeo posta presso i cd. 'Bagni di Tiberio', si è tentata una ricostruzione dell'edificio, con particolare riguardo al rapporto tra le diverse aree funzionali, il percorso viario dell'isola e le aree circostanti.
Capri villa Palazzo a mare un'isola nell'isola. Storia dei coniugi Stepanow Simeoli Vincenzo Simeoli M. (Cur.) - Scienze E Lettere, 2015
'Questa appassionata ricerca di don Vincenzo Simeoli, basata su fonti orali e scritte, vuole esser un'ulteriore, ma inedita testimonianza, sulla presenza di due esuli russi a Capri e su come le loro vite si siano intrecciate con quelle dei Capresi, inserendosi nel tessuto sociale, religioso e culturale dell'isola e, allo stesso tempo, è anche un atto di riconoscenza verso gli isolani che, con la loro proverbiale ospitalità, resero meno duro l'esilio dei coniugi Stepanow, lontani dalla loro amata patria...' (dalla prefazione di Anna Maria Palombi Cataldi)