Fuga Dal Mondo Libri
Libri di Titolo Fuga Dal Mondo di Vittorino Andreoli
Fuga dal mondo Andreoli Vittorino - Rizzoli, 2003
In questo libro, Vittorino Andreoli affianca due testi diversi e complementari. Il primo, più corposo, è un romanzo drammatico, 'Novecento italiano', che racconta un secolo attraverso la storia di una famiglia veneta, e in particolare di Angelo Spini, un tormentato creativo televisivo ossessionato dalla miseria e dall'ingiustizia che affliggono la terra. Nella seconda parte, 'Tzero', Andreoli squarcia il velo di realismo che nasconde altre, più intense verità e libera la forza sperimentale del suo linguaggio, scardina le strutture del romanzo classico per lasciare spazio a voci che dialogano in libertà sul mondo, la sua origine, la sua fine. Attraverso questi due testi, Andreoli, studioso della psiche, offre la sua visione della vita.
Fuga dal mondo Andreoli Vittorino - Rizzoli, 2009 - Bur Narrativa
'Fuga dal mondo' è un'opera polifonica, che affianca un tormentato romanzo familiare, 'Novecento italiano', a uno scritto più allegorico, 'Tzero', teso a illuminare i fondamenti filosofici della narrazione. Verona, seconda metà del secolo scorso. Angelo Spini, erede di generazioni e generazioni di contadini, si affranca dal suo passato studiando e inventandosi un lavoro: quello appunto di inventore, di idee, progetti, marchi, slogan. Ben presto però si accorge che il suo bisogno di rivalsa sociale lo rende schiavo del potere, proprio di quel potere da cui avrebbe voluto liberare se stesso e la sua storia. Si costruisce allora una villa in collina a forma di cubo, sull'orlo di un precipizio, dove trovare la pace fuggendo dal mondo. Come se fosse il lato oscuro e inconscio della stessa storia, Tzero squarcia il velo di realismo che nasconde altre, più intense verità. Qui Andreoli scardina le strutture del romanzo classico per lasciare spazio a voci che dialogano in libertà sul mondo, la sua origine, la sua fine. Sul filo del delirio seguiamo i passi di un monaco, alter ego di Angelo Spini, che a sua volta si rifugia in un cubo, chiudendosi a qualunque ingerenza esterna. Vittorino Andreoli, attraverso questi due percorsi paralleli, torna ancora una volta a offrire la sua interpretazione della condizione umana, intessuta di paura, di solitudine e follia.