Il Giallo Di Via Tadino Milano 1950 Libri
Libri di Titolo Il Giallo Di Via Tadino Milano 1950 di Dario Crapanzano
Il giallo di via Tadino. Milano, 1950 Crapanzano Dario - Frilli, 2012 - Tascabili. Noir
Milano, 1950. È sera, una fredda e buia serata invernale, piove a dirotto. In una vecchia casa di ringhiera, a Porta Venezia, il corpo di una bella donna sulla quarantina, sposata e madre di due figlie, si sfracella sui ciottoli del cortile, precipitando dal quarto piano. L'inchiesta tocca a Mario Arrigoni, commissario capo del Porta Venezia. Tutto farebbe pensare a un suicidio, ma qualcosa nella dinamica dei fatti non convince Arrigoni. Comincia così un'indagine che si svolge in una Milano grigia e fredda, da poco uscita da una guerra le cui macerie sono ancora visibili nelle strade. Mentre intorno sopravvivono usi e costumi destinati presto a sparire. Il piccolo mondo dei coinquilini della presunta suicida sfila davanti a Arrigoni, rivelando diversi personaggi curiosi, una portinaia molto perspicace, nonché miserie, ambizioni frustrate o sbagliate, velleità. Al termine degli interrogatori, il collaudato metodo investigativo e una felice intuizione finale portano il commissario Arrigoni alla soluzione del caso, una soluzione del tutto imprevedibile quanto amara.
Il giallo di via Tadino. Milano, 1950 Crapanzano Dario - Frilli, 2011 - Tascabili. Noir
Milano, 1950. È sera, una fredda e buia serata invernale, piove a dirotto. In una vecchia casa di ringhiera, a Porta Venezia, il corpo di una bella donna sulla quarantina, sposata e madre di due figlie, si sfracella sui ciottoli del cortile, precipitando dal quarto piano. L'inchiesta tocca a Mario Arrigoni, commissario capo del Porta Venezia. Tutto farebbe pensare a un suicidio, ma qualcosa nella dinamica dei fatti non convince Arrigoni. Comincia così un'indagine che si svolge in una Milano grigia e fredda, da poco uscita da una guerra le cui macerie sono ancora visibili nelle strade. Mentre intorno sopravvivono usi e costumi destinati presto a sparire. Il piccolo mondo dei coinquilini della presunta suicida sfila davanti a Arrigoni, rivelando diversi personaggi curiosi, una portinaia molto perspicace, nonché miserie, ambizioni frustrate o sbagliate, velleità. Al termine degli interrogatori, il collaudato metodo investigativo e una felice intuizione finale portano il commissario Arrigoni alla soluzione del caso, una soluzione del tutto imprevedibile quanto amara.