In Vino Veritas Libri
Libri di Titolo In Vino Veritas di Cur Liva
In vino veritas Kierkegaard Sören Liva L. (Cur.) - Ananke, 2010 - Filosofia
In questo dialogo filosofico i cinque convitati, riuniti da un pensatore audace e impertinente, si affidano alle esuberanti virtù bacchiche affinché si manifesti la segreta verità dell'amore, ascoltando le note del balletto del Don Giovanni, come ad evocare una musica propiziatoria per celebrare lo spirito invisibile di Eros. Appare tuttavia ridicolo il vano tentativo di far luce 'su cosa sia l'amabile', di giustificare una scelta oggettuale, di argomentare a favore delle proprietà elettive dell'amato. Non si possono stipulare criteri o indicare ragioni per giustificare la canalizzazione delle nostre attenzioni, tanto più quando queste pretendono di essere esclusive, rivolte ad un'unica persona. Soltanto uno sciocco può pensare che il suo amore abbia delle buone ragioni! Se non accetta la sospensione di ogni dialettica delle ragioni, l'amante diventa un burattino al servizio dell'inesplicabile, avvinto dall'enigmatico, incapace di scorgere l'azione dell'accidentale e dell'involontario e di limitare l'insana pretesa di spiegare ogni evento, di conferire un senso a tutto ciò che accade per caso o per volere di un destino capriccioso. 'In vino veritas', in questa nuova versione corredata di rilevanti frammenti inediti, rappresenta una arguta parodìa scettica, se non una esplicita confutazione nichilistica, del Simposio platonico, avendo rinunciato ad offrire una definizione dell'eros, nella convinzione che l'amore consista nell'esperienza sovrana dell'inesplicabile.
In vino veritas Kierkegaard Sören Liva L. (Cur.) - Ananke Lab, 2010 - Filosofia
Arricchito da materiali preparatori e da frammenti inediti, viene proposta una versione filologica di un classico tra i più grandi protagonisti della filosofia contemporanea. Cinque convitati bevono vino ascoltando il Don Giovanni di Mozart e si succedono in una sorta di monologo sul tema dell'amore, incrociando aspetti etici a quelli estetici. A occupare il centro del dialogo è la donna, o meglio la visione negativa della donna descritta da un punto di vista rigorosamente al maschile. Cercano di evocare lo spirito invisibile di Eros, ma devono giungere a conclusioni di natura scettica: Eros è infatti un demone contraddittorio, paradossale. L'intero fenomeno appare ineffabile se non inesplicabile e, contrariamente a quanto auspicava Platone nel Simposio, eccede le nostre capacità di argomentazione razionale.