La Libert Libri
Libri di Titolo La Libert di Cur Constant Benjamin
La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni. Con il saggio «Profilo del liberalismo» di Pier Paolo Portinaro Constant Benjamin Paoletti G. (Cur.) - Einaudi, 2005 - Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie
Pronunciata all'Athénée Royal nel 1819, questa conferenza è il testo teorico più noto e discusso di Benjamin Constant. La sua dicotomia fra libertà degli antichi e libertà dei moderni ha suscitato un dibattito sui rapporti fra libertà politica e civile, cittadino e Stato, diritti dell'individuo e soprusi del potere, che dura tuttora. La presente edizione inquadra il testo nell'insieme del pensiero constantiano e del momento storico, nonché il suo posto nel quadro dello sviluppo del pensiero liberale: l'introduzione di Giovanni Paoletti, basata su una disamina dei manoscritti e delle varianti, ne ricostruisce il contesto e la struttura argomentativa; il saggio di Pier Paolo Portinaro ne propone un'attualizzazione.
La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni Constant Benjamin Arnaudo L. (Cur.) - Liberilibri, 2001 - Oche Del Campidoglio
La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni - Liberilibri
La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni Constant Benjamin Arnaudo L. (Cur.) - Liberilibri, 2020 - Oche Del Campidoglio
'La libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni', testo di una conferenza tenuta nel 1819 all'Ateneo di Parigi, è divenuto, sin dalla sua prima pubblicazione, una sorta di manifesto del pensiero liberale. In questo saggio trascinante, animato da una passione pari alla lucidità del pensiero, Constant - attraverso un parallelo di grande suggestione tra la sensibilità antica e quella moderna - mostra come una società non possa definirsi veramente libera se, oltre ai diritti politici, non garantisce all'individuo la piena potestà su se stesso e sul proprio modo di vivere. Nella Nota sulla sovranità del popolo e i suoi limiti, Constant affronta criticamente la nuova superstizione politica di matrice rousseauiana, denunciando la natura mistificatoria del riferimento alla volontà popolare che gli Stati democratici utilizzano per legittimare il loro potere illimitato e per realizzare quel che nessun tiranno oserebbe fare a nome proprio. La letteratura nei suoi rapporti con la libertà è, infine, la dimostrazione appassionata che la letteratura è sempre il riflesso della libertà dei tempi in cui nasce, e trova la sua autenticità solo attingendo ad essa.