Ninna Nanna Libri
Libri di Titolo Ninna Nanna di Silvana Grasso
Ninna nanna del lupo Grasso Silvana - Marsilio, 2012 - Tascabili Maxi
In una casetta di Bisacquino, paesino siciliano, nel breve spazio temporale che dalla sera si consuma fino a tutta la notte, tra il rituale accadimento della serva Clementina alle mani artritiche della novantenne padrona Mosca Centonze, e il momento in cui quest'ultima sentirà nuovamente, come nell'infanzia, la 'ninna nanna del lupo' che dà il titolo al romanzo, ha luogo la rievocazione del passato, di un'esistenza, quella di Mosca (emigrata in America a inizio Novecento, finita in sanatorio, diventata moglie di un boss poi ucciso in un agguato e ritornata in Sicilia nel '36) a cui fa da contrappunto quella della serva Clementina, in una storia che ha nella solitudine e nella sterilità i due grandi fuochi narrativi attorno a cui si addensano tinte forti, macabre, di una vitalità grottesca, e tornano a rianimarsi le figure e le vicende di una vita trascorsa. La notte dei ricordi della Ninna nanna del lupo è un sabbah linguistico a cui Silvana Grasso chiede di assistere partecipando di un ritmo e di una sintassi che si fondono a un lessico che forgia parole dall'arcaico e dall'aulico come dal dialetto e dal popolare, per un romanzo rutilante di immagini e odori, visioni viscerali di una moderna tragedia greca.
Ninna nanna del lupo Grasso Silvana - Einaudi, 1995 - Supercoralli
Mosca Centonze e la serva Clementina, native di Bisacquino, emigrano in America nel 1910. Il passaggio dalla Sicilia a New York è violento. Clementina si chiude in se stessa e nel proprio analfabetismo, Mosca viene ricoverata per 2 anni nel sanatorio di Bloomfield e lì conosce Rascia l'Armena, una donna più vecchia e più colta di lei da cui impara molto. Rascia muore nel '16, Mosca resta in America altri vent'anni, si sposa, rimane poi vedova benestante. Nel '36 torna al paese con la fedele Clementina e le due donne iniziano una vita isolate da tutti. Un giorno viene trovato ucciso e evirato il podestà, un uomo pieno di perversioni. Alla fine del romanzo si saprà che l'assassina è Mosca e che i testicoli del podestà imbalsamati sono diventati un puntaspilli.