Piemonte Libri
Libri di Titolo Piemonte di Giancarlo Libert
Piemontesi d'America. Storie di emigrazione Libert Giancarlo - Edizioni Del Capricorno, 2016 -
In Sudamerica c'è un altro Piemonte. Sono i figli, i nipoti, i discendenti di quelle centinaia di migliaia di donne e uomini piemontesi che tra il 1876 e il 1925, da tutte le zone della regione, si sono imbarcati per la Merica alla ricerca di fortuna e di una nuova vita. Un volume inedito per tracciare la storia dell'emigrazione piemontese in Argentina, certo, ma anche in Uruguay, Brasile, Bolivia, Venezuela. Tutti i dati del fenomeno migratorio, i personaggi grandi e piccoli, le storie di successo e la vita quotidiana, i ritratti delle comunità all'estero, il rapporto con l'Italia mantenuto attraverso le attivissime associazioni che nell'altro emisfero tengono viva e pulsante la 'piemontesità' e l'eredità culturale della nostra regione. Un saggio dallo stile scorrevole, corredato da un riccho apparato iconografico d'epoca.
Piemontesi sul Fronte Occidentale. I morti dimenticati della Grande Guerra Libert Giancarlo - Aquattro Edizioni, 2018
Il volume porta alla luce una storia quasi sconosciuta della Grande Guerra. Il contributo che diedero migliaia di Italiani sul Fronte Occidentale fu determinante nelle ultime fasi del conflitto mondiale ma era stato preceduto, sin dal 1914, allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale e prima dell'ingresso dell'Italia nel conflitto mondiale, dalla partecipazione di Peppino Garibaldi e dei suoi fratelli che raccolsero oltre 2000 volontari che andarono a combattere sulle Argonne. L'avventura garibaldina finirà nel mese di marzo del 1915. Successivamente altri 60.000 lavoratori italiani, le cosiddette truppe ausiliarie italiane in Francia parteciparono al conflitto. Nella primavera-estate del 1918 25.000 uomini della II armata vennero inviati in Francia al comando del generale Albricci, per ricambiare l'invio di due battaglioni francesi in Italia dopo Caporetto. Dei 25.000 combattenti, furono 9.334 le perdite dei quali 5.000 caduti ed oltre 4.000 feriti; le loro tombe probabilmente dimenticate sono nei cimiteri di Bligny e Soupir e in molti altri.