Uomini E No Libri
Libri di Titolo Uomini E No di Cur
Uomini e no Vittorini Elio Brigatti V. (Cur.) - Mondadori, 2022 - Oscar Moderni. Cult
Enne 2, il protagonista di questa vicenda, tutta compresa in pochi giorni del gennaio 1944, è un partigiano che agisce tra le strade della Milano occupata dai nazifascisti. Tormentato dall'amore impossibile per una donna sposata, Berta, si lancia in un'ultima, disperata azione. Pur immerso nel magma ribollente della Storia, Enne 2 non è solo l'emblema dell'uomo d'azione della guerra partigiana; allo stesso modo 'Uomini e no', pubblicato nel giugno 1945, non è solo, come ha scritto il suo editore, Valentino Bompiani, il «primo commento di uno scrittore» ai recentissimi fatti della guerra e della Resistenza. Nelle pagine di questo romanzo, infatti, Vittorini affronta gli interrogativi politici, ma soprattutto morali, che la guerra aveva sollevato e lasciato irrisolti. Dimensione storica ed esistenziale, pubblico e privato, individuale e collettivo, storia d'amore e storia politica, si intrecciano così in una trama ricca di sfumature, che è anche una grande indagine sulla natura dell'uomo, sul male e su ciò che significa 'resistere'. C'è una «esigenza di poesia» ha scritto infatti lo stesso Vittorini nell'aletta di copertina della prima edizione «che, oltrepassando i limiti della lotta disperata e senza quartiere, provoca una saturazione dell'azione e riallaccia su un inconscio sentimento di umanità l'uomo all'uomo, oltre l'odio e la vendetta. Una catarsi, dunque, tanto più ardua quanto più esclusiva è stata la passione che ha dominato e indurito il cuore dell'uomo». Riproposto secondo l'edizione definitiva (1965), il romanzo riporta in Appendice i brani della prima edizione (
Uomini e no Vittorini Elio Porcaro A. (Cur.) - Youcanprint, 2022 - Arti Rappresentative / Narrativa
Uomini e no è un romanzo che non ci fa arrampicare sui monti, ma ci porta nel mezzo della guerriglia in città, della giustizia sommaria delle SS e del loro agghiacciante sadismo. Le vicende si svolgono nel gennaio del 1944, fra attentati agli occupanti tedeschi e ritorsioni che portano al rastrellamento di numerosi civili esibiti come macabri trofei di caccia per le strade. Enne 2 e i suoi compagni si impegnano strenuamente nella lotta, anche quando essa sembra negare un senso e soffocare la speranza, anche quando i più agguerriti cedono e la cattura è più una certezza che una paura. Fra un'azione armata e l'altra, però, Enne 2 ha Berta, un ricordo e un pensiero quasi inafferrabile, una passione appena ritrovata ma per la quale rischiare tutto. Nonostante la consapevolezza della necessità della lotta, comune alle conclusioni, pur rassegnate, del personaggio di Pavese, nemmeno Vittorini cade nella celebrazione della Resistenza. L'autore, come tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle quel momento storico, ha coscienza del carattere tanto inevitabile quanto drammatico della scelta dell'opposizione armata. Se in un primo momento Enne2 e i suoi compagni si identificano nella causa della felicità umana, ben presto, di fronte alle perdite e ai massacri degli innocenti, si fa largo nel protagonista la convinzione che resistere è necessario di per sé, per non arrendersi, per non lasciarsi strappare l'amore per la libertà, anche quando ogni significato si nega. Il romanzo ci offre una riflessione frammentaria sulla lotta, sulla violenza, sulla loro necessità e sulla frattur