Canti Pisani Testo Inglese A Fronte Libri
Libri di Titolo Canti Pisani Testo Inglese A Fronte
Canti pisani. Testo inglese a fronte Pound Ezra Rizzardi A. (Cur.) - Garzanti Libri, 2011 - Garzanti Novecento
L'opera maggiore di Pound, cui lavorò dal 1919 fino alla morte, sono i 'Cantos', che videro la luce in pubblicazioni che ne raccoglievano di volta in volta una serie. Di questo 'flusso magmatico' fanno parte 'fatalmente', come scrive Giovanni Raboni nella sua Prefazione, anche i 'Canti pisani'. Approdato nell'Italia fascista di cui condivideva gli ideali, Ezra Pound, dopo la liberazione, venne incarcerato nel campo di concentramento di Coltano, presso Pisa. Qui compose appunto i 'Canti pisani', i quali, rispetto ai 'Cantos', conservano, scrive sempre Raboni, 'non solo una propria inconfondibile identità, ma anche - cosa, dal nostro punto di vista, ancora più degna d'attenzione - una propria specifica e diversa grandezza... una sorta di immediata e irrecusabile evidenza fisica'.
Canti pisani. Testo inglese a fronte Pound Ezra - Garzanti, 2015 - I Grandi Libri
Frammentari e al tempo stesso grandiosamente unitari, ambiziosi al punto da far pensare a una modernaDivina commedia, i Cantos sono l'opera maggiore di Pound, la cui composizione ha occupato l'intera vita del poeta, dal 1925 al 1969. Di questo «flusso magmatico», di questo titanico sforzo di ricapitolare e interpretare poeticamente l'intera storia del mondo e della civiltà umana dalla guerra di Troia alla tragedia del secondo conflitto mondiale, fanno parte anche iCanti pisani, scritti durante la prigionia nel campo di concentramento di Coltano, presso Pisa, e pubblicati nel 1948. ICanti pisani conservano, scrive Giovanni Raboni nella prefazione, «non solo una propria inconfondibile identità, ma anche una propria specifica grandezza... una sorta di immediata e irrecusabile evidenza fisica». Prefazione di Giovanni Raboni.
Canti pisani. Testo inglese a fronte Pound Ezra - Garzanti Libri, 2004 - Gli Elefanti. Poesia Cinema Teatro
'Pur essendo naturalmente, anzi fatalmente inseriti nell'inarrestabile flusso magmatico del poema (Cantos), pur presentando caratteristiche espositive e stilistiche del tutto analoghe a quelle delle sezioni precedenti e successive, i 'Canti Pisani' ne presentano altre che appartengono solo a essi e che ne fanno qualcosa di assai diverso da un sia pur rilevante segmento dell'opera-madre, qualcosa, rispetto a questa, di ben riconoscibile e isolabile, di insopprimibilmente e quasi violentemente autonomo, qualcosa, insomma, di molto simile a un libro o, per essere precisi, a un poema a sé stante, dotato non solo d'una propria inconfondibile identità, ma anche d'una propria specifica e diversa grandezza.' (Giovanni Raboni)