Dove Sei Ontologia Del Telefonino Libri
Libri di Titolo Dove Sei Ontologia Del Telefonino
Dove sei? Ontologia del telefonino Ferraris Maurizio - Bompiani, 2005 - Tascabili
Ai primi di ottobre 2004 Ferraris cercò Derrida sul telefonino per discutere con lui proprio del telefono cellulare, in vista di un convegno previsto per l'aprile 2005. Derrida non rispondeva. La mattina del 9 ottobre Ferraris seppe che era morto. Questo libro affronta proprio quel tema e descrive come cambia la nostra vita attraverso strumenti che accrescono la dislocazione: telefonino, e-mail, web. Il comune denominatore di tutte queste 'diavolerie', di questi oggetti che sembrano il culmine della modernità, è una cosa antichissima: la scrittura. L'autore propone, quindi, seguendo l'ipotesi così delineata, una teoria su quella immensa ontologia invisibile che è composta dagli oggetti sociali, che consistono in obblighi, ruoli, promesse.
Dove sei? Ontologia del telefonino Ferraris Maurizio - Bompiani, 2011 - Tascabili. Saggi
Immaginiamo che una persona ci chiami al telefono fisso e ci chieda: 'Dove sei?' La risposta sarebbe stupita e scontata: 'Dove vuoi che sia? Sono lì, dove mi chiami.' Con il telefonino è tutta un'altra storia: si incomincia proprio chiedendo: 'Dove sei', visto che l'interlocutore può essere dappertutto. Ormai non ci si fa troppo caso, tanto si è ciechi rispetto al mondo in cui si vive. A questo punto, chiedersi che tipo di oggetto è il telefonino ('ontologia' vuol dire questo), diventa interessante. Dunque: che cos'è un telefonino, a cosa serve? Frugatevi nelle tasche o guardate nella borsa, vicino al telefonino, aprite il portafogli. Troverete biglietti del tram, scontrini del supermercato, banconote, documenti e carte di credito. Ecco un'altra cosa cui spesso non si bada: la realtà sociale è fatta di iscrizioni, da cui dipendono obblighi, diritti, sanzioni, matrimoni e divorzi, premi Nobel e anni di galera. Più o meno, tutta la felicità e l'infelicità della nostra vita. Facile profezia: tutte queste carte finiranno per centralizzarsi nel telefonino, che le assorbirà tutte. Incredibile ma vero: nel telefonino ci sono più cose di quanto ne sognino le nostre filosofie.