Memorie Di Una Principessa Etiope Libri
Libri di Titolo Memorie Di Una Principessa Etiope
Memorie di una principessa etiope Nasibù Martha - Neri Pozza, 2005 - Le Tavole D'oro
Figlia del degiac Zamanuel Nasibù, Martha nacque nel 1931 quando la famiglia era al suo splendore: il palazzo spiccava nel centro di Addis Abeba, circondato da un parco di cinquantamila metri quadrati, con alberi e piante ornamentali fatti giungere da ogni parte del globo. Ottanta maggiordomi, domestici, cuochi e giardinieri provvedevano alla cura della casa e alle necessità della famiglia per cui tutto si tingeva di prodigioso e di fiabesco. Fino a che, nel 1935, le truppe del Duce invasero l'Etiopia da nord a sud, senza alcuna dichiarazione di guerra e segnando la fine dell'antica civiltà coptortodossa. Martha, ora pittrice a Perpignan, racconta la storia della sua famiglia in questo libro.
Memorie di una principessa etiope Nasibù Martha - Beat, 2012 - Beat
Agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso il ghebì, il palazzo del nobile Nasibù Zamanuel, svetta sontuoso nel centro di Addis Abeba. Nella vita del degiac, tutto sembra tingersi di prodigioso e fiabesco: da come ha impalmato la giovanissima Atzede Mariam Babitcheff dopo una gara sfrenata nell'ippodromo di Janehoymeda, a come l'ha condotta in pellegrinaggio in cima al monte Managhescià, dove il santo eremita abba Wolde Mariam ha predetto alla sposa la nascita di ben cinque figli. Un giorno di ottobre del 1935, tuttavia, la bella fiaba termina bruscamente. Per ordine di Benito Mussolini, le forze armate italiane invadono l'Etiopia da nord al sud, senza alcuna dichiarazione di guerra. Il degiac Nasibù combatte valorosamente per difendere la sua terra, ma le forze sono però troppo impari e il conflitto segna la fine dell'impero etiopico e dello splendore dei Nasibù, che nei mesi successivi sono costretti all'esilio. A più di sessant'anni dagli avvenimenti, Martha Nasibù, figlia del degiac Nasibù, racconta l'incredibile vicenda della sua famiglia esiliata in Italia sul finire del 1936 e tenuta al confino sino all'agosto del 1944.