Adolfo Tommasi. L'anima di un archivio e le verità dell'artista - 9788846738127

Adolfo Tommasi. L'anima di un archivio e le verità dell'artista: Adolfo Tommasi (Livorno 1851-Firenze, 1933), allievo di Carlo Markò all'Accademia di Belle Arti di Firenze e, nel 1876, già disponibile a un dialogo con Silvestro Lega, si impone sul palcoscenico nazionale, non ancora trentenne, grazie all'opera Dopo la brina, presentata all'Esposizione Nazionale di Torino del 1880, accolta dalle antinomiche recensioni di Enrico Panzacchi e Adriano Cecioni. Data al 1884 il primo riconoscimento ufficiale, ovvero l'acquisto del dipinto Il fischio del vapore, esposto a Torino, da parte della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Vicende ormai storicizzate di un protagonista del rinnovamento linguistico dopo l'epopea della macchia, finché, oggi viene riportata alla luce, grazie alle verità e ai segreti dell'archivio dell'autore, tutta una stagione sommersa quella cioè della produzione primo-novecentesca, caratterizzata dall'uso dei pastelli Raffaelli e dedicata alle ville toscane, dove si coglie l'eco delle arcane invenzioni boeckliniane. Una produzione quest'ultima, come è reso noto da alcuni preziosi documenti dell'archivio, esaltata da Pietro Mascagni che, con riferimento al dipinto Giardino di Villa Bernardini (1921) sostenne che per realizzare simili opere occorreva "il coraggio" richiesto all'epoca per comporre "belle melodie".
Adolfo Tommasi (Leghorn 1851-Florence 1933), a pupil of Carlo Mark?? at the Academy of fine arts in Florence and, in 1876, already available in a dialogue with Silvestro Lega, imposes itself on the national stage, not yet thirty, thanks to the work After the Frost, which was presented at the national exhibition in Turin in 1880, accepted by Enrico Panzacchi antinomian reviews and Adriano Cecioni. Date to 1884 the first official recognition, which is the purchase of the painting The steam whistle, exhibited in Turin by the Galleria Nazionale d'Arte Moderna in Rome. Events now stored by a protagonist of linguistic renewal after the epic of stain, until today is brought to light, thanks to the truths and secrets of author archives, a whole season flooded the first production-twentieth century, characterized by the use of crayons Raffaelli and dedicated to Tuscan villas, where you catch the echo of arcane boeckliniane inventions. A production of the latter, as reported by some precious documents of the archive, enhanced by Pietro Mascagni who, with reference to the painting the garden of Villa Bernardini (1921) claimed that in order to achieve similar works it was necessary to "dare" required at the time to compose "beautiful melodies".