Con l'Europa accanto. Per un nuovo capitolo della storia dell'identità culturale siciliana - 9788891759719

Con l'Europa accanto. Per un nuovo capitolo della storia dell'identità culturale siciliana: L'esigenza diffusa di svincolare la cultura economica e politica siciliana da costrizioni di tipo sicilianista-liberista e di recuperare una dimensione più ricca, più articolata - più europea - dei temi e delle posizioni della cultura meridionale dell'Ottocento non può non passare da una nuova storia dell'identità siciliana: un'identità che si costruisce a stretto contatto con la cultura europea sia per quanto riguarda i modelli economici che la lingua, l'arte, la letteratura, la musica, le istituzioni culturali. Questa propensione verso l'estero, da una posizione geopolitica periferica, non sempre ha trovato un'adeguata considerazione nella storiografia poiché assai spesso l'identità è stata ricostruita in senso autonomista e separatista. Eppure la propensione verso l'estero è un atteggiamento determinato e diffuso nella Sicilia pre e post-unitaria. Lo ritroviamo in ogni campo d'indagine, tramite la più avanzata letteratura europea spesso acquisita nelle sue lingue originali, tramite la ricezione dei più innovativi modelli di politica economica, tramite l'azione politica indirizzata a coinvolgere le cancellerie d'Europa, ma anche la sua opinione pubblica, nelle sorti della Sicilia e dell'Italia e a inserire l'isola nel più ampio scenario internazionale. Soprattutto lo ritroviamo nell'aspirazione a trasformare l'isola prima e la nazione italiana poi in un paese pienamente europeo per cultura, istituzioni, leggi.
The widespread need to release economic and political culture of Sicily from the constraints of impeccable modern taste-liberal type and retrieve a size richer, more articulate-more European-Southern culture themes and positions of the nineteenth century did not can not switch from a new history of Sicilian identity: an identity that is constructed in close contact with European culture both in regard to economic models that language, art, literature, music, cultural heritage institutions. This propensity towards the foreigner, from a geopolitical position device, not always has found adequate consideration in historiography because very often the identity has been rebuilt in autonomist and separatist direction. Yet the propensity to foreign countries is an attitude determined and widespread in Sicily pre and post-unification. We find him in every field of investigation, using the most advanced European literature often gained in its original languages, by receiving the most innovative models of economic policy, through political action aimed at involving the the chancelleries of Europe, but also its public opinion, in the tide of Sicily and Italy and to include the island in the wider international arena. Especially we find him in the aspiration to transform the island before and the Italian nation into a fully European country in terms of culture, institutions, laws.