Continente Irlanda. Storia e scritture contemporanee - 9788843018109

Continente Irlanda. Storia e scritture contemporanee: Serrato compendio di molteplici culture, geografie e lingue, segnata al suo interno da linee di frattura e limiti estremi, l'Irlanda è un continente per la contemporaneità. Fiorita in una delle pieghe più conosciute e riposte d'Europa, e tuttavia radicata nella koiné cristiana del Medioevo, la cultura irlandese si rivela al tempo stesso intrecciata - a causa della sua dolorosa diaspora - alla storia e alla cultura dei nuovi mondi: la prima frontiera della colonizzazione britannica coincide con l'ultima. La qualità stessa di questo legame ha reso necessario l'attraversamento dei confini disciplinari e linguistici, suggerendo il percorso conoscitivo di un work in progress dall'economia alla storia, dalla musica al cinema, dalla letteratura al teatro. Da un presente tuttora fitto di speranze e delusioni, Continente Irlanda, come le produzioni artistiche di cui si occupa, guarda al futuro. Allo stesso tempo conserva intenzionalmente una traccia del secolo appena chiuso, interrogandosi sulla coincidenza delle rivoluzioni irlandese e napoletana del 1798-99. Il volume, raccogliendo l'invito di Seamus Heaney a "vedere le cose", auspica una felice e lucida reciprocità degli sguardi.
A tight compendium of multiple cultures, geographies and languages, marked within it by fracture lines and extreme limits, Ireland is a continent for the contemporary. Flowered in one of Europe's most well-known and riposte folds, and yet rooted in the Christian koiné of the Middle Ages, Irish culture is at once intertwined - because of its painful diaspora - to the history and culture of the new worlds: the first frontier of British colonization coincides with the last. The very quality of this link has made it necessary to cross disciplinary and linguistic boundaries, suggesting the cognitive path of a work in progress from economics to history, from music to cinema, from literature to theater. From a present still full of hopes and disappointments, Continent Ireland, like the artistic productions of which it deals, looks to the future. At the same time, he intentionally preserved a track of the newly closed century, questioning the coincidence of the Irish and Neapolitan revolutions of 1798-99. The book, picking up Seamus Heaney's invitation to "see things," calls for a happy and lucid reciprocity of the looks.