Esperienza e natura - 9788842555032

Esperienza e natura: Esperienza e Natura fu pensata nell'immediato primo dopoguerra, scritta nel 1922 e in parte rivista nel 1929. Opera di un filosofo ormai maturo, riprende da un lato taluni temi fondamentali del pragmatismo originario (come la critica del positivismo condotta in nome di istanze empiristiche e metodologiche) e dall'altro inserisce questi temi in una visione della realtà nella quale il mondo e l'esistenza, nella loro totalità, vengono continuamente problematizzati e pensati come orizzonte aperto di possibili significati, valori, opere. In un decennio così ricco di contrasti e di lacerazioni, come quello degli anni Venti in America, Esperienza e Natura rappresenta un appello equilibrato e nello stesso tempo scevro di illusioni tradizionalistiche a quei valori ereditati dalla filosofia classica che non negano o comprimono, ma riscattano e celebrano nella sua pienezza la spontaneità del vissuto. Quest'opera quindi, piena di moderazione e di saggezza e nello stesso tempo di ragionevoli speranze, ha un significato che va al di là dei limiti della "filosofia", anche perché lo stesso pensiero di Dewey sollecita il confronto, la critica e la provocazione da parte di altri campi, talora delimitati arbitrariamente, della cultura umana.
Experience and Nature was conceived in the immediate postwar period, written in 1922 and partly revised in 1929. The work of a philosopher now mature, picks up one side certain fundamental themes of original pragmatism (as criticism of positivism conducted in empiristiche and methodological instances name) and the other places these themes in a view of reality in which the world and existence, in their entirety, are continuously problematizzati and thought of as open horizon of possible meanings, values, works. In a decade so full of contrasts and lacerations, as that of the 1920s in America, experience and Nature represents a balanced appeal and at the same time devoid of illusions liturgies to those values inherited from the classical philosophy that does not deny or compress, but redeem and celebrate in its fullness the spontaneity of life. This work so full of restraint and wisdom and, at the same time, reasonable hopes, has a meaning that goes beyond the limits of "philosophy", because the same thought of Dewey calls for confrontation, criticism and provocation by other fields, sometimes arbitrarily separated, of human culture.