Irrazionalismo e impoliticità in Giuseppe Rensi - 9788849825060

Irrazionalismo e impoliticità in Giuseppe Rensi: Pensatore della crisi, "irregolare", e proprio per ciò autore di una filosofia criticamente vigile, fino all'autocritica spietata; filosofo morale, teoretico, politico e giuridico, Giuseppe Rensi rappresenta una figura presente in modo carsico, nascosto ma profondo, nella storia della filosofia italiana del Novecento. Le chiavi interpretative prescelte per scandagliare il pensiero rensiano, a partire da diverse competenze e differenti approcci, sono state 'irrazionalismo' e 'impoliticità'. Esplicito, in questa scelta, il privilegiamento dell'analisi della dimensione etico-politica del pensiero di Rensi, la quale è strettamente legata a quella teoretica. La filosofia di Rensi nasce e si trasforma, spesso anche in modo radicale, sollecitata da una acuta sensibilità nei confronti della storia e dell'attualità politica dei suoi tempi. Questa stessa sensibilità conduce il filosofo ad esiti mistici e impolitici, i quali non sono semplicemente la negazione di fasi precedenti del pensiero, bensì un ulteriore sviluppo di questo, quasi la presa di coscienza definitiva del destino irrazionalistico, dello scacco di ogni tentativo di istituire un nesso di transitività tra 'ragione' e 'politica'.
Thinker of the crisis, "irregular", and because of this the author of a critically philosophy alert, up to ruthless self-criticism; moral philosopher, theoretical, political and legal, Giuseppe Rensi represents a figure in mind so deep, hidden, in the history of 20th century Italian philosophy. Interpretative keys selected to fathom the thought rensiano, starting from different skills and different approaches, were ' irrationalism ' and ' impolitic nature '. Explicit in this choice, the privileging of the analysis of the ethical-political dimension of the thought of Rensi, which is closely linked to that theoretical. The philosophy of Rensi was born and turns, often radically, solicited by an acute awareness of the history and politics of his time. This same sensitivity leads the philosopher to outcomes mystics and impolitici, which are not simply the negation of the earlier phases of thought, but a further development of this, almost a sense of destiny irrazionalistico, the check of any attempt to establish a causal relationship transitivity between ' reason ' and ' politics '.