La settima figlia di sette figlie femmine, racconta un'antica leggenda Sarda del XVIII secolo, nasceva con certe doti quasi magiche. Ilaria era una di queste. Era nata in un paesino a pochi chilometri dall'altopiano della Giara. Quando scoprì di avere dentro di sé queste doti ne ebbe paura. Era predestinata a diventare una Accabadora, Una sacerdotessa della morte. Così venivano chiamate alcune donne dei paesi nell''entroterra della Sardegna e non solo. Ilaria però, nonostante avesse promesso di seguire le orme di donna Assunta, una Accabadora rimasta uccisa da una Coga(strega) in sembianze di serpente, non vuole seguire questa pratica antichissima. Ama la vita Ilaria, e combatte con tutte le sue forze affinché possa vivere una vita serena e felice con Eugenio a cui lei stessa tolse la vita al padre don Alfonzo, gravemente malato e moribondo. Per questo non se né da pace nonostante sia innamorata di Eugenio. Lui però non le serba rancore e le confessa il suo amore. A causa di un anello indossato da Ilaria, lasciatole da donna Assunta e dalla promessa fatta, Ilaria non poteva sposarsi. Se lo avesse fatto, Eugenio sarebbe deceduto subito dopo. Ilaria si tormentava per questo, ma con l'aiuto di lui e di una cavalla Amittes, riesce a liberarsi dell'anello e porre fine a questo incantesimo avvolto nel mistero.