Ci sono storie che colpiscono molto la sensibilità; sanno d'incredibile e, quando le leggi o le ascolti, si rimane a pensare sul perché ciò possa accadere. Massimo Ronco ha avuto l'opportunità d'aver incontrato un ragazzo, all'apparenza come altri, che nel profondo del cuore custodisce un dolore grande per un'infanzia difficile a causa dell'abbandono da parte della madre. Spesso, mentre lo osservava, ha visto la sofferenza sul suo volto. Si isolava da tutto ciò che lo circondava e, nel silenzio, nella sua mente riaffiorava il ricordo della mamma lontana e di tutte le cose belle fatte con lei. Ricordi che il tempo non riuscirà a cancellare. Abbandonare un figlio è disumano ma capisci che, nella povertà, quando tutti ti abbandonano a causa di un destino amaro, quando capisci che non si può dare alcun futuro, a volte si è costretti a compiere atti simili con l'unico scopo di offrire al proprio figlio una vita migliore. Proprio come è accaduto in questa storia. Amare vuol dire anche questo... staccarsi dalla persona che ami più della tua stessa vita per donargli un futuro più sereno, senza sofferenze e privazioni. La storia di Andreas insegna che c'è sempre una via di fuga verso la luce.