Difendersi dal potere. Per una resistenza costituzionale - 9788842092704

Difendersi dal potere. Per una resistenza costituzionale: II volume rivisita le tradizionali teorie del "diritto di resistenza" alla luce delle nuove dimensioni che il potere politico, economico e ideologico ha assunto nell'età moderna e in particolare nel mondo contemporaneo. Nel pensiero politico antico e medievale, il diritto di resistenza era invocato essenzialmente di fronte alle varie forme di tirannide; nel Seicento Locke poteva ancora sostenere l'opportunità della resistenza anche nei confronti del "governo civile", vale a dire del nascente stato costituzionale, qualora venisse meno il rapporto di fiducia tra esecutivo e legislativo, o tra legislativo e popolo. Con la maturazione della democrazia costituzionale che si dota di istituzioni di autocorrezione delle violazioni di costituzionalità il diritto di resistenza, ancora presente nella costituzione giacobina del 1793, pare aver fatto definitivamente il suo tempo. Ermanno Vitale propone una definizione di resistenza costituzionale il cui scopo è difendere il patto sociale nel caso estremo in cui sia ragionevole dubitare dell'affidabilità delle garanzie istituzionali. A tal fine si analizzano le differenze tra la resistenza costituzionale e altre forme di azione politica (rivoluzione, riforma, conservazione, reazione, restaurazione, disobbedienza civile) e si affrontano i modi per smascherare i segreti del potere e della sua violenza strutturale, anche quando si tratti di "società aperte" il cui regime politico è la democrazia costituzionale.
II volume revisits the traditional theories of the "right of resistance" in the light of the new political, economic and ideological power dimensions has assumed in the modern age and especially in the contemporary world. In ancient and medieval political thought, the right of resistance was invoked essentially faced with various forms of tyranny; in the 17th century, Locke could still uphold the opportunity of resistance against the "civilian Government", namely of the nascent constitutional state if it is not the relationship of trust between the legislative and Executive and legislative, or between people. With the maturation of constitutional democracy that equips itself with institutions of correction of violations of constitutionality the right strength, still present in the Jacobin Constitution of 1793, seems to have done his time. Ermanno Vitale offers a constitutional resistance definition whose purpose is to defend the social pact in the extreme case in which it is reasonable to doubt the reliability of institutional guarantees. To this end we analyze the differences between the constitutional resistance and other forms of political action (Revolution, reform, reaction, restoration, conservation, civil disobedience) and we explore the ways to expose the secrets of power and structural violence, even when it's "open societies" whose political regime's constitutional democracy.