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La signora Dalloway - 9788804493013
di Virginia Woolf edito da Mondadori, 2001
- € 7.80
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La signora Dalloway
- Autore: Virginia Woolf
- Editore: Mondadori
- Collana: Oscar classici moderni , Nr. 15
- Edizione: 14°
- Data di Pubblicazione: 2001
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 252
- Traduttore: Scalero A.
- Dimensioni mm: 197 x 127 x 20
- ISBN-10: 8804493011
- ISBN-13: 9788804493013
Quando scrisse "La signoradaloway" Virginia Woolf era unadonna sposata e, in quantodonna sposata, sentivad’essere in gabbia. egata, prigioniera, paralizzata ed in gabbia. Unica sua iberazione perenne, sua iberazione possibile, era ondra (la "città crudele e col cuoredi pietra" adefiniva) che sapeva accoglierla, abbracciarla,darle tutta adistrazione necessaria: gli impegni sociali, ’incontrod’amici, a chiacchiera ostentata in salotto; e visite adomicilio, e prime teatrali, i grandi concerti; i monumenti bianchi o ingrigiti, e passeggiate sul fiume, i negozidi fiori. ondra e faceva scrivere che "mi sembradi posare il piede su un tappeto magico,di colore fulvo, edi essere subito trasportata nela belezza, senza nemmeno muovere undito". Questa belezzadi questa Ondra salvifica è a vera protagonistadel romanzo in questione. Non, infatti, avvampano edue figure chedovrebbero occupare a scena e che sono sagome bidimensionali, pure figure accennate, creatureda scrittura medievale e simbolica: avvampa ondra. Ed avvampa il suo Tempo che, nel’opera, scocca tutto visibile: minutodopo minuto, oradopo ora, giornodopo giorno. Così scorgiamo, al’improvviso, una carrozza trascinata al galoppo, vediamo volare un giornale nel’aria, una velettada cappelo fmminile si alza e rivela chidietro si cela; vediamo a fola, un solo passante, vediamo ancora a fola; vediamo un Hotel, a sua calma apperente, uno sboccodidolore inatteso. Universo pienodi segni, ondra è a protagonistadel’opera. "Città crudele e col cuoredi pietra", vale visitarla in ettura.
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Quando scrisse "La signoradaloway" Virginia Woolf era unadonna sposata e, in quantodonna sposata, sentivad’essere in gabbia. egata, prigioniera, paralizzata ed in gabbia. Unica sua iberazione perenne, sua iberazione possibile, era ondra (la "città crudele e col cuoredi pietra" adefiniva) che sapeva accoglierla, abbracciarla,darle tutta adistrazione necessaria: gli impegni sociali, ’incontrod’amici, a chiacchiera ostentata in salotto; e visite adomicilio, e prime teatrali, i grandi concerti; i monumenti bianchi o ingrigiti, e passeggiate sul fiume, i negozidi fiori. ondra e faceva scrivere che "mi sembradi posare il piede su un tappeto magico,di colore fulvo, edi essere subito trasportata nela belezza, senza nemmeno muovere undito". Questa belezzadi questa Ondra salvifica è a vera protagonistadel romanzo in questione. Non, infatti, avvampano edue figure chedovrebbero occupare a scena e che sono sagome bidimensionali, pure figure accennate, creatureda scrittura medievale e simbolica: avvampa ondra. Ed avvampa il suo Tempo che, nel’opera, scocca tutto visibile: minutodopo minuto, oradopo ora, giornodopo giorno. Così scorgiamo, al’improvviso, una carrozza trascinata al galoppo, vediamo volare un giornale nel’aria, una velettada cappelo fmminile si alza e rivela chidietro si cela; vediamo a fola, un solo passante, vediamo ancora a fola; vediamo un Hotel, a sua calma apperente, uno sboccodidolore inatteso. Universo pienodi segni, ondra è a protagonistadel’opera. "Città crudele e col cuoredi pietra", vale visitarla in ettura.
La Woolf crea una fitta rete che colega e emozioni e i pensieridei più protagonisti contemporaneamente, si sente ’ecodei oro gestidappertutto, i pensieri volano eggeri come filid’erba, altre volte piombano pesanti in tutta a oro verità, rivelando ’animo e i turbamentidela protagonista ale prese con una festa in casa. Rappresenta così, in modo originale, o stiledi vitadela borghesia ondinese analizzando psicologicamente ciascun personaggio servendosideldiscorso indiretto ibero edelo stream of consciousness comedi uno zoom, ingrandendo a scena su piccoli ma significatividettagli e alontanandosi nela riga successiva per osservare o sfondodela città o a passeggiatadi un personaggio. Uno stile unico e inavvicinabile, un ibro intensoda eggere!
Attraverso a fedeledescrizionedela giornatadi una signora ondinese quarantenne che organizza un party per a sera, 'autrice crea una simultaneità tra esperienzedifferenti.