Correre con il branco. La filosofia della corsa e tutto quello che ho imparato dalla natura selvaggia - 9788804656784

Correre con il branco. La filosofia della corsa e tutto quello che ho imparato dalla natura selvaggia: Mark Rowlands ha corso e si è allenato per gran parte della sua vita: per lui, filosofia e corsa sono strettamente legate. Alla soglia dei cinquant'anni, alle prese con una crisi di mezz'età e con una maratona imminente per cui non si è praticamente allenato, Rowlands si trova a ripensare alle sue corse più memorabili in compagnia del suo inseparabile "branco": il lupo Brenin, i cani Hugo e Nina, il cucciolo di cane lupo Tess. Dall'infanzia nelle campagne del Galles alle corse lungo le spiagge francesi fino alle colline irlandesi e alle foreste della Florida, Rowlands ha imparato che correre non deve necessariamente servire a qualcosa ma è un'attività che ha valore per se stessa e che ci permette di capire quali sono le cose che danno senso all'esistenza, nonché una fonte inesauribile di idee filosofiche e spunti di riflessione. Ironico e appassionato, Rowlands intreccia ai suoi ricordi le meditazioni che la corsa gli ha ispirato sull'esistenza, l'invecchiamento e la morte: con l'aiuto di Sartre ci farà capire perché correre lo fa sentire libero; perché la corsa è gioco, e quindi l'antitesi della feroce etica del lavoro americana. E, soprattutto, ci racconta perché farlo a ritmo del suo branco lo ha avvicinato ogni volta alla purezza e all'essenza della natura selvaggia, permettendogli di dimenticare, anche solo per un momento, gli obblighi e le sovrastrutture del quotidiano, per riscoprire il valore profondo dell'esistenza.
Mark Rowlands raced and trained for much of his life: to him, philosophy and race are closely related. The threshold of fifty years, struggling with a midlife crisis age and upcoming marathon for you pretty much coached, Rowlands is rethinking its most memorable races together with his inseparable "branco": the Brenin Wolf, Hugo dogs and Nina, the Wolf puppy dog Tess. From childhood in rural Wales at the races along the beaches until French Irish hills and forests of Florida, Rowlands has learned that race does not necessarily serve to something but is an activity that has a value in itself and that allows us to understand what are the things that give meaning to life, as well as an inexhaustible source of philosophical ideas and insights. Ironic and passionate Rowlands, weaves his memories meditations that race has inspired the existence, aging and death: with the help of Sartre will make us understand why take makes him feel free; because the ride is game, and thus the antithesis of fierce American work ethic. And, above all, tells us why do it to the rhythm of his herd has approached every time the purity and essence of wild nature, allowing him to forget, even for a moment, the obligations and the superstructures of everyday life, to rediscover the profound value of existence.