Il viaggio dell'elefante - 9788807887109

Il viaggio dell'elefante: Un elefante di nome Salomone attraversa a piedi mezza Europa, da Lisbona alla Spagna e poi da Genova fino a Vienna, come regalo di nozze di Joao III, re del Portogallo, all'arciduca austriaco Massimiliano II. L'episodio storico del XVI secolo fornisce lo straordinario innesco narrativo per José Saramago per creare una grande avventura in cui sono percorse le strade del continente al seguito di Salomone: eserciti bislacchi, prepotenti figure di sangue blu, sacerdoti che a seconda delle circostanze esorcizzano l'elefante oppure ne supplicano il miracolo, in un'età che passerà alla storia come quella della Controriforma, ma anche cavalli, buoi e contadini. Su tutti si staglia la figura di Subhro, il conducente oltre che amico dell'elefante, che con il suo straordinario acume riesce a cavarsela sempre per il meglio, deridendo ogni volta le inutili arroganze del potente di turno. Favola raffinatissima ma anche grande metafora della vita: qui Saramago ha buon gioco nell'esercitare il suo migliore umorismo e la sua ironia graffiante verso la burocrazia e la corruzione intrinseca di tutti gli uomini.
An elephant named Solomon cross walk half of Europe, from Lisbon to Spain and then from Genoa to Vienna, as a wedding gift of Joao III, King of Portugal, the Austrian Archduke Maximilian II. The 16th century historical episode provides the extraordinary narrative trigger for Jos?? Saramago to create a great adventure in which they traveled the roads of the continent in the wake of Solomon: Queer armies, domineering figure of blue blood, priests who exorcised, depending on the circumstances the elephant or plead the miracle, in an age that will go down in history as that of the Counter-Reformation, but also horses , oxen and farmers. On all stands out the figure of Subhro, the driver as well as elephant friend, who with his extraordinary acumen manages to get by always for the better, mocking every time the unnecessary arrogance of the powerful. Elegant fable but also a great metaphor for life: here Saramago has good game in exercising his best humor and biting irony to the bureaucracy and corruption inherent in all men.