Anna Karenina - 9788807900006

Anna Karenina: "Qual è il vero peccato di Anna, quello che non si può perdonare e che la fa consegnare alla vendetta divina? È la sua prorompente vitalità, che cogliamo in lei fin dal primo momento, da quando è appena scesa dal treno di Pietroburgo, il suo bisogno d'amore, che è anche inevitabilmente repressa sensualità; è questo il suo vero, imperdonabile peccato. Una scoperta allusione alla sotterranea presenza nel suo inconscio della propria colpevolezza è il sogno, minaccioso come un incubo che ritorna spesso nel sonno o nelle veglie angosciose, del vecchio contadino che rovista in un sacco borbottando, con l'erre moscia, certe sconnesse parole in francese: Il faut le battre le fer, le broyer, le pétrir [...]. Il ferro che il vecchio contadino vuole battere, frantumare, lavorare, cioè distruggere, è la stessa vitalità, il desiderio sessuale, l'amore colpevole e scandaloso di Anna; e così essa lo sente e lo intende come la colpa che la condanna. Ed è l'immagine minacciosa di quel brutale contadino, conservatasi indelebilmente nella sua memoria, che le riappare davanti e la terrorizza alla vista di quell'altro vecchio contadino, un qualsiasi frenatore, che passa sul marciapiede sotto il suo finestrino curvandosi a controllare qualcosa; ed è quel vecchio a farle improvvisamente comprendere cosa deve fare: distruggere quella vitalità, e cioè distruggere se stessa per espiare la sua colpa." (Dalla Postfazione di Gianlorenzo Pacini)
"What is the real sin of Anna, what you can't forgive and that does deliver the divine vengeance? And its irrepressible vitality, which we take with her from the first moment, since he just got off the train to St. Petersburg, his need for love, which is inevitably too repressed sensuality; is this his real, unforgivable sin. An underground presence in its unconscious allusion to the discovery of his own guilt is the dream, threatening as a nightmare that returns often in his sleep or distressing vigils, the old farmer who rummages around in a bag muttering, with French words, some moscia bumpy r: Il faut le battre le fer, broyer, p??trir [...]. The iron that the old farmer wants to beat, grinding, machining, i.e. destroy, it's the same vitality, sex drive, love guilty and outrageous of Anna; and so it will hear it and understood it as the guilt he condemns. And is the picture of that ominous brutal farmer, preserved forever in his memory, which reappears in front and terrorizes the sight of that old farmer, any platform, passing on the sidewalk beneath her window bending to control something; and is that old to suddenly understand what you need to do: destroy that vitality, that is destroying itself to atone for his guilt. " (Afterword by Gianlorenzo Pacini)