«Il Palpa». Il più forte di tutti - 9788817105217

«Il Palpa». Il più forte di tutti: Da Paolo Bertolucci a Diego Nargiso, da Paolino Canè a Riccardo Piatti. Chiunque, dalla metà degli anni Ottanta, abbia visto giocare a tennis Roberto Palpacelli è concorde nel giudizio: sarebbe potuto essere il più grande di tutti. Narra la leggenda che abbia battuto Boris Becker (ma sentendola per l'ennesima volta Roberto si schermirebbe), che a sedici anni, per dare interesse a una partita senza storia, prese a colpire smash con il manico della racchetta fino a perdere il match, che a oltre quaranta riusciva a umiliare giocatori con la metà dei suoi anni e una classifica superiore grazie al suo fisico straordinario, a un bagaglio tecnico brillantissimo, a una sigaretta fumata tra un set e l'altro. E ancora: che a diciassette anni abbia buttato la grande occasione facendosi cacciare dal ritiro della Nazionale per eccesso di confidenza con l'alcol e con un gruppetto di giovani svedesi, che sia finito a giocare in India su campi di sterco di vacca prima di bruciare in due settimane i soldi di un mese e dover tornare precipitosamente a casa. Quando si parla di Roberto Palpacelli mito e realtà si fondono, gli interrogativi si intrecciano: è stata una potenziale rockstar del tennis che si è autoconfinata in provincia, un ribelle senza causa, un uomo innamorato della propria libertà e di ogni eccesso, o solo un atleta che ha fatto davvero di tutto per buttare via il suo enorme talento? In questo libro, scritto a quattro mani con Federico Ferrero, ci racconta senza compromessi la sua incredibile storia.
From Paolo Bertolucci to Diego Nargiso, from Paolino Canè to Riccardo Piatti. Anyone who has seen Roberto Palpacelli play tennis since the mid-1980s agrees: he could have been the greatest of them all. Legend has it that he beat Boris Becker (but hearing it for the umpteenth time Roberto would shield himself), that at sixteen, to give interest to a game without history, he took to hit smash with the handle of the racket until losing the match, which at over forty He was able to humiliate players half his age and a top ranking thanks to his extraordinary physique, brilliant technical baggage, a cigarette smoked between sets. And again: that at the age of seventeen he threw the big chance by getting kicked out of the national team's retreat for overconfidence with alcohol and a small group of young Swedes, who ended up playing in India on fields of cow dung before burning in two weeks the money of a month and having to rush back home. When we talk about Roberto Palpacelli myth and reality merge, the questions are intertwined: she was a potential tennis rock star who self-confined in the province, a rebel without cause, a man in love with his own freedom and every excess, or just a athlete who really went out of his way to throw away his enormous talent? In this book, written with Federico Ferrero, he tells us without compromise his incredible story.