Dell'inesistenza degli idoli cristiani: san Giuseppe - 9788827825723

Dell'inesistenza degli idoli cristiani: san Giuseppe: Nella religione cattolica la fertile creazione dei santi ha una ben definita truffaldina funzione: quella cioè di accattivare, di convincere e di commuovere l'ingenuo popolo. E la Chiesa romana fa ricorso al loro aiuto presentandoceli sotto forma di statue di cartapesta colorata dall'aspetto ieratico, fisso, con occhi sbarrati che incutono timore nei bimbi e strappano lacrime alle beghine. L'irrazionalità di tali sotterfugi si desume dal fatto che il 90% dei "credenti" ignora chi essi siano stati e che cosa di straordinario abbiano compiuto in vita per meritare tali onori. L'unica verità per questi fedeli all'acqua di rosa sono i racconti favolistici creati artatamente intorno a loro da un'interessata setta sacerdotale. L'autore, al contrario, si è posto una serie di quesiti relativi alla vita e alle opere di un personaggio tanto esaltato dal popolino e dai preti cattolici qual è san Giuseppe, considerato addirittura padre di un dio, ed è giunto alla conclusione della sua inesistenza. E che qualora, per pura ipotesi, si volesse dar credito di verità alla sua reale esistenza, l'autore ha trovato in lui una personalità di poco valore, di una persona inutile, di un essere assolutamente non imitabile sotto ogni aspetto in ciò confortato per altro dal giudizio negativo espresso dagli stessi vangeli canonici i quali di costui parlano poco o quasi nulla.
In the Catholic religion the fertile creation of the Saints has a well defined fraudulent function: that is, to Captivate, persuade and move the gullible people. And the Roman Church does use their help presentandoceli in the form of papier-m??ch?? statues hieratic-looking colored, fixed, with staring eyes that intimidate in toddlers and tear tears at beguines. The irrationality of such subterfuge can be seen from the fact that 90% of "believers" know who they were and what extraordinary age in life to deserve these honors. The only truth to these faithful at the rose water are the tales fable-like tones created artificially by a priestly sect concerned around them. The author, by contrast, has set a number of questions relating to the life and work of a personage so elated by the populace and by Catholic priests how much san Giuseppe, considered even a father God, and came to the conclusion of his non-existence. And what if, by pure hypothesis, we wanted to give credit to truth to its very existence, the author has found in him a personality of little value, a useless person, a being absolutely not faked in every respect in this comforted for more from judgment fail to secure the same canonical Gospels which he speak little or almost nothing.