La campanella suona sempre due volte - 9788831292016

La campanella suona sempre due volte: "Il lettore si chiederà il perché del titolo: "La campanella suona sempre due volte". L'attribuzione del significato è lasciata alla sua libera interpretazione. Sottolinea che la scuola deve offrire la seconda possibilità? Non è mai troppo tardi per istruirsi? La scuola non è un treno che una volta perso non passa più? A me piace pensare che il richiamo ripetuto sia l'invito, aprendo le porte dell'accoglienza, a superare i timori per avviarsi nel percorso della formazione di un cittadino competente e critico. Ognuno scelga i riferimenti secondo le proprie sensibilità e inclinazioni. Mi soffermo sulle difficoltà che oggi si presentano nelle nostre aule e cerco di fornire dei suggerimenti, fondati sull'esperienza, per affrontarle e risolverle. Non è un metodo di sopravvivenza, che sminuirebbe l'opera di quanti si impegnano nel difficile compito di promuovere il sapere nelle generazioni future, quanto un'opportunità per riflettere su come sono cambiati i bisogni degli studenti a cui occorre rispondere. Mi auguro di offrire agli insegnanti degli spunti per trovare soddisfazione nel proprio mestiere, perché la soddisfazione non può che venirci dal successo educativo degli alunni. Espongo nella prima parte una breve evoluzione del mondo della scuola negli ultimi decenni, sia da un punto di vista normativo, sia nei cambiamenti e aspettative di insegnanti, alunni e genitori".
"The reader will wonder why the title: "The bell always rings twice." The attribution of meaning is left to its free interpretation. Do you stress that the school has to offer the second chance? Isn't it too late to teach yourself? Isn't school a train that doesn't pass anymore? I like to think that the repeated call is the invitation, opening the doors of welcome, to overcome fears to start in the path of the formation of a competent and critical citizen. Each chooses references according to their own sensitivities and inclinations. I focus on the difficulties that arise in our classrooms today and try to provide suggestions, based on experience, to address and solve them. It is not a method of survival, which would diminish the work of those who engage in the difficult task of promoting knowledge in future generations, but an opportunity to reflect on how the needs of the students to be answered have changed. I hope to give teachers ideas to find satisfaction in their profession, because satisfaction can only come to us from the educational success of the pupils. In the first part, I express a brief evolution of the school world in recent decades, both from a regulatory point of view, and in the changes and expectations of teachers, pupils and parents."