Jacobin Italia (2019). Vol. 5: Dove è finito il populismo - 9788832067217

Jacobin Italia (2019). Vol. 5: Dove è finito il populismo: «Benvenuti nel secondo anno di Iacobin Italia. Il primo numero di questo nuovo anno di vita della rivista tratta per la prima volta lo stesso tema della pubblicazione sorella statunitense, mescolando insieme articoli prodotti dalla redazione italiana con quelli tradotti dal numero che in questi stessi giorni esce negli Usa. La domanda dalla quale ci muoviamo è: Cosa ne è, a sinistra, del "momento populista"? È davvero finito, come dicono abbastanza esplicitamente alcuni dei protagonisti di quella fase? La risposta non può esser netta per un motivo abbastanza semplice: il concetto stesso di populismo varia di epoca in epoca, di autore in autore e di contesto in contesto. Però lavorando a questo numero ci siamo resi conto del fatto che ponendoci la domanda sul destino del "momento populista" eravamo costretti a interrogarci su due questioni politiche fondamentali. La prima è: Cos'è il popolo? Esiste davvero o è frutto di processi politici e dispositivi di mobilitazione? La seconda: Che rapporto bisogna costruire tra la dimensione orizzontale delle lotte e quella verticale dell'organizzazione? Comunque la si pensi, la teorizzazione del populismo di sinistra di Ernesto Laclau e Chantal Mouffe muove da questi due temi ineludibili. Bhaskar Sunkara introducendo l'edizione statunitense di questo numero scrive che l'emersione dei populismi non rappresenta semplicemente "la crisi della politica" o della "democrazia" ma è indice della crisi della sinistra e del pensiero socialista.»
"Welcome to the second year of Iacobin Italy. The first issue of this new year of the magazine deals for the first time the same theme of the American sister publication, mixing together articles produced by the Italian newsroom with those translated from the number that these same days comes out in the USA. The question from which we move is: What is the "populist moment" on the left? Is it really over, as some of the protagonists of that phase say quite explicitly? The answer cannot be clear for a simple enough reason: the very concept of populism varies from era to time, author in author and context in context. But as we worked on this issue, we realized that by asking ourselves the question of the fate of the "populist moment" we were forced to question two fundamental political issues. The first is: What is the people? Does it really exist or is it the result of political processes and mobilization devices? The second: What relationship should be built between the horizontal dimension of the struggles and the vertical dimension of the organization? However you think about it, the theorization of left-wing populism by Ernesto Laclau and Chantal Mouffe moves from these two inescapable themes. Bhaskar Sunkara, introducing the US edition of this issue, writes that the emergence of populism does not simply represent "the crisis of politics" or "democracy" but is indicative of the crisis of the left and of socialist thought."