L'uomo che baciava le nuvole. Memorie e diario di guerra di Roland Garros - 9788832970678

L'uomo che baciava le nuvole. Memorie e diario di guerra di Roland Garros: In un tempo neppure troppo lontano uno sparuto manipolo di temerari decollava a bordo di improbabili macchine volanti per compiere voli radenti il suolo, spesso conclusi prima del previsto con atterraggi catastrofici, apparecchi distrutti e vite spezzate nel fiore degli anni. Di questa legione di «aviatori metà teatranti e metà rompicollo» Roland Garros è stato uno dei rappresentanti più valorosi, tanto che proprio a lui si devono alcune imprese entrate nella leggenda, fra cui tre record di altezza e la prima traversata senza scalo del Mediterraneo. Per non parlare dell'importanza che le sue innovazioni ebbero nella storia dell'aeronautica militare, come la messa a punto di un meccanismo che consentiva di sparare attraverso l'elica degli aeroplani, rendendo così possibili i primi duelli aerei già nel corso della Grande Guerra. Redatte tra il 1915 e il 1918, durante la lunga prigionia in Germania, queste sue memorie - definite da Philippe Forest un «formidabile romanzo d'appendice» - ci consegnano un ritratto sfavillante e spassoso di un mondo che non contempla l'attesa perché capace di guardare solo al futuro. E soprattutto quello di un genio impavido e a tratti schivo, afflitto da «una ripugnanza istintiva per il peso» e disposto a morire pur di ammirare lo spettacolo abbagliante del mare di nuvole e la «luce vergine nell'aria vergine».
In a time not too far a haggard handful of dares took to the edge of unlikely flying machines to make flights grazing the ground, often concluded earlier than expected with catastrophic landings, destroyed appliances and lives broken in the flower of the years. Of this legion of "mid-theatrants and half-puzzles" Roland Garros was one of the most valiant representatives, so much so that it was due to him some companies entered the legend, including three records of height and the first crossing without a stopover of the Mediterranean. Not to mention the importance that its innovations had in the history of the Air Force, like the development of a mechanism that allowed to shoot through the propeller of the airplanes, thus making possible the first aerial duels already in the course of Great War. Drafted between 1915 and 1918, during the long imprisonment in Germany, these memoirs-defined by Philippe Forest a "formidable novel of appendix"-Give us a sparkling and hilarious portrait of a world that does not contemplate the expectation because it is able to look Only to the future. And above all that of a fearless genius and at times bashful, afflicted by "an instinctive repugnance for weight" and willing to die to admire the dazzling spectacle of the sea of clouds and the "virgin Light in the Virgin air."