Un laboratorio di fantastici libri. Riccardo Valla intellettuale, editore, traduttore - 9788833051031

Un laboratorio di fantastici libri. Riccardo Valla intellettuale, editore, traduttore: Traduttore, editore, saggista, bibliofilo, Riccardo Valla (Torino, 1942-2013) contribuisce in modo decisivo all'arrivo della fantascienza e del fantastico nelle librerie italiane e alla ricezione della letteratura speculativa come oggetto di un'attenzione critica e letteraria di respiro internazionale. Entrato nel mondo dell'editoria presso Boringhieri, è direttore nel decennio Settanta delle collane della Nord, per cui tiene contatti con le principali agenzie letterarie italiane e straniere e con alcune tra le massime firme del mondo fantascientifico anglo-americano. Successivamente si dedica alla sua libreria e sigla Sevagram, e alla traduzione per case come Mondadori e TEA. Questo saggio invita a entrare nel laboratorio di un raffinato intellettuale grazie a estensive ricerche d'archivio, ed è corredato da un repertorio di lettere inedite ad autori di spicco sullo scenario internazionale, dei quali il letterato italiano diventa spesso amico di penna e confidente (James G. Ballard, Alfred Bester, James Blish, John Brunner, Lyon Sprague de Camp, Ursula K. Le Guin, Alexei Panshin, Clifford Simak, Alfred E. van Vogt).
Translator, publisher, essayist, bibliophile, Riccardo Valla (Torino, 1942-2013) contributes decisively to the arrival of science fiction and fantasy in Italian bookstores and the reception of speculative literature as the subject of attention international criticism and literature. He joined the publishing world at Boringhieri, and was director in the 1970s of the Northern series, so he kept in touch with the main Italian and foreign literary agencies and with some of the top names in the sci-fi world. Anglo-American. He later devoted himself to his library and acronym Sevagram, and to the translation for houses such as Mondadori and TEA. This essay invites you to enter the laboratory of a refined intellectual thanks to extensive archival research, and is accompanied by a repertoire of unpublished letters to leading authors on the international scene, of which the Italian literate often becomes (James G. Ballard, Alfred Bester, James Blish, John Brunner, Lyon Sprague de Camp, Ursula K. Le Guin, Alexei Panshin, Clifford Simak, Alfred E. van Vogt).