Parlane pure con il mio robot... ma gli androidi fanno le spremute con l'arancia meccanica? - 9788833630809

Parlane pure con il mio robot... ma gli androidi fanno le spremute con l'arancia meccanica?: «Ma sì, dai, parlane pure con il mio robot... Non ho tempo, sono stanco e lui sa comunicare meglio di me.» Ecco il filo sottile che ci lega, a partire dal Paleolitico con i primi disegni nelle grotte, a un domani ormai diventato un oggi reale dove i robot stanno prendendo il posto dei nostri smartphone. Il filo si chiama comunicare. Comunicare perché l'uomo, già confuso e complicato quando comunica, figuriamoci che cosa diventa quando non comunica. Diventa un animale superfluo e spesso noioso. Il libro vuole tentare di attaccare la mano del lettore a questo filo, come fosse una fune da arrampicata lungo una impervia dorsale di montagna, e tenerlo attaccato senza però togliergli il brivido di sporgersi intorno. Dal disegno alla parola, dal linguaggio alla scrittura, dalla scrittura alla stampa per poi arrivare all'immagine, al suono, al video, alla realtà virtuale e all'intelligenza artificiale ormai diventata sinonimo diffuso di un futuro sconosciuto. La comunicazione tra uomini, tra uomini e macchine, tra macchine e macchine, anche la possibilità di non comunicare più. O forse la speranza che ciò non accada. Un percorso nel tempo, nel linguaggio, nella sfida, nel dubbio. Prefazione di Maurizio Cuzari.
"But yes, come on, take it up with my robot ... I don't have time, I'm tired and he knows how to communicate better than me. " Here is the thread that binds us, starting from the Paleolithic with the first drawings in the caves, now become a real today tomorrow where robots are taking the place of our smartphones. The yarn is called communication. Communicate because man, already confused and complicated when communicating, let alone what it becomes when not communicating. Become an animal unnecessary and often boring. The book will then try to attack the player's hand in this thread, like a climbing rope along a rugged mountain ridge, and keep it attached but take away the chill of lean around. From the design to the word, the language of Scripture, from the writing to the press before arriving to the image, sound, video, virtual reality and artificial intelligence has become synonymous with the spread of an unknown future. Communication between men, between men and machines, between machines and machines, even the possibility of not communicating more. Or maybe the hope that does not happen. A journey through time, in language, in the challenge, in doubt. Preface by Maurice Cuzari.