Schiavi fiscali. 2009-2019: dall'elogio alla lode di chi si difende dalle tasse - 9788833632636

Schiavi fiscali. 2009-2019: dall'elogio alla lode di chi si difende dalle tasse: Dieci anni fa, con "Elogio dell'evasore fiscale" l'autore dimostrò che il sistema tributario italiano era oppressivo, criminale, iniquo, illiberale. Nel 2009, la pressione fiscale si prendeva circa il 65% del frutto del vostro lavoro. Dieci anni dopo, com'è la situazione? I governi che si sono succeduti hanno mantenuto la promessa di abbassare le tasse? Schiavi fiscali, senza fare sconti, dimostra che i dati parlano chiaro: le gabelle sono aumentate, la burocrazia s'è trasformata in un ginepraio inestricabile, la legislazione ha raggiunto vette di stupidità senza eguali, l'apparato repressivo fiscale ha portato una miriade di imprenditori a suicidarsi e a far fallire decine di migliaia di imprese, l'informazione ha funzionato da mezzo di propaganda dello Stato lenone e la democrazia italica ha portato alla ribalta personaggi politici di una idiozia sesquipedale. Eppure, in perfetto stile orwelliano, il governo ha la sfrontatezza di definire il fisco "amico".
Ten years ago, with "The Praise of the Tax Evader", the author demonstrated that the Italian tax system was oppressive, criminal, unfair, illiberal. In 2009, the tax burden took about 65% of the fruit of your work. Ten years later, how's the situation? Have successive governments kept their promise to lower taxes? Tax slaves, without discounting, shows that the data speak for themselves: the gabelles have increased, the bureaucracy has turned into an inextricable junclito, the legislation has reached heights of stupidity without equal, the repressive tax apparatus has brought a Myriad entrepreneurs to commit suicide and bankrupt tens of thousands of businesses, information has functioned as a means of propaganda of the Lenone State and Italian democracy has brought to the fore political figures of a sesquipedal idiocy. Yet, in perfect Orwellian style, the government has the brazenness to call the taxman "friend."