Distanza ravvicinata. Storie del Wyoming. Vol. 1 - 9788833890340

Distanza ravvicinata. Storie del Wyoming. Vol. 1: Era il 1995 quando Annie Proulx, reduce dal grandissimo successo di "Avviso ai naviganti" culminato con il Premio Pulitzer, si stabilì nel Wyoming, attratta dalla maestosa ferocia dei paesaggi, tra praterie deserte e picchi scoscesi, tempeste di neve e una fauna selvaggia. Da allora quei territori, con le loro leggende e i loro personaggi - uomini e donne forgiati alla durezza della vita, pronti al compromesso e alla fatica ma anche a lasciarsi travolgere dalle ventate imprevedibili della passione - sono diventati la materia prima della sua scrittura, e il racconto la forma perfetta per narrarne le storie. Con "Distanza ravvicinata", Minimum Fax dà il via alla pubblicazione integrale delle «Storie del Wyoming». In questa prima raccolta, valutata dalla critica come una delle vette della narrativa contemporanea, risalta già il delicato alternarsi di realismo e incanto, quieta disperazione e deflagrante poesia, del quale Annie Proulx ha saputo fare la propria cifra, e che ha nel magnifico «Brokeback Mountain», trasposto per il cinema da Ang Lee, un esempio.
It was 1995 when Annie Proulx, returning from the huge success of "Warning to sailors" culminating in the Pulitzer Prize, settled in Wyoming, attracted by the majestic ferocity of the landscapes, between deserted grasslands and craggy peaks, snowstorms and a wildlife Wild. Since then those territories, with their legends and their characters - men and women forged to the harshness of life, ready for compromise and fatigue but also to be overwhelmed by the unpredictable breaths of passion - have become the raw material of his writing, and storytelling the perfect way to tell their stories. With "Close Distance", Minimum Fax kicks off the full publication of the "Stories of Wyoming". In this first collection, rated by critics as one of the peaks of contemporary fiction, it already stands out the delicate alternation of realism and enchantment, quiet despair and rampant poetry, of which Annie Proulx has been able to make her own figure, and which she has in the magnificent "Brokeback Mountain", transposed for the cinema by Ang Lee, an example.