Nati per incominciare. Vita e politica in Hannah Arendt - 9788834320600

Nati per incominciare. Vita e politica in Hannah Arendt: Dopo la catastrofe storica del Novecento, in un mondo divenuto inumano, si può tornare a pensare alla vita e alla politica ricostruendo la polis dell'uomo? È questa la domanda con cui Hannah Arendt ci interroga di fronte agli orrori di cui l'uomo si è dimostrato capace nei 'tempi bui', richiamandoci a una nuova responsabilità: preservare il mondo per i nuovi venuti, i neoi. Ed è in tale orizzonte di cura che Arendt, preso atto del fallimento della filosofia che non ha saputo preservare la 'condizione umana' nella sua forma autentica dell'azione come agire politico, si distacca dai moduli di pensiero occidentali e attraverso il concetto di 'natality' ripensa gli assetti antropologici e la politica stessa. Se operare e lavorare assicurano la mera vita biologica è però nell'azione del venire al mondo che l'essere umano trova senso e origine, sottraendosi alla necessità. C'è allora un legame tra agire e iniziare, ed è proprio la 'facoltà di iniziare qualcosa di nuovo' che fa di noi esseri incondizionati, capaci di interrompere il già dato, di sottrarsi cioè all'implacabile, dunque di volta in volta al determinismo storicistico e naturalistico, ai processi di socializzazione, all'ordinario e alla radicalizzazione del passato, al 'fatto concreto' del totalitarismo.
After the catastrophe of the twentieth century, in a world that has become inhuman, you can go back to thinking about life and politics rebuilding the polis? And the question with whom Hannah Arendt challenges facing the horrors of which man has proven capable in the ' dark ages ', calling us to a new responsibility: preserving the world for newcomers, the neoi. And it is in this perspective of care that Arendt, noted the failure of the philosophy that has succeeded in preserving the ' human condition ' in its authentic form of action as political action, differs from forms of Western thought and through the concept of ' natality ' rethinking the anthropological structure and the policy itself. If you operate and work provide mere biological life is however in the action of coming into the world that human beings find meaning and origin without the need. There is then a link between Act and get started, and it is precisely the ' faculty to start something new that makes us unconditional beings, capable of interrupting the already given, to escape the relentless, so from time to time to the historicist and naturalistic determinism, the processes of socialization, the ordinary and the radicalization of the past, the ' fact ' of totalitarianism.