La morte non è cosa per ragazzine - 9788838936104

La morte non è cosa per ragazzine: A Bishop's Lacey, il paesino addormentato dove dimora l'undicenne Flavia de Luce, qualche scompiglio e un po' di bizzarria sono portati da una strana coppia. Sono Rupert Porson e la compagna Nialla: un guitto che recita spesso quando parla e una maliarda dai capelli rossi, burattinai di fama televisiva, con il loro furgone pieno di marchingegni teatrali e marionette. Ma che ci fanno i due in quell'angolo di tradizione incastrato nella campagna inglese anni Cinquanta ? Davvero sono lì solo per recitare II fagiolo magico in parrocchia? A Flavia basta un'ombra di mistero per eccitarsi e le sue due passioni convergenti del delitto e della chimica trovano uno sfogo comune. E infatti è la chimica a offrirle il primo spunto per le sue scoperte indiscrete e curiose. Fuggendo ad ogni momento dal maniero semirovinato, dove il suo tempo trascorre tra il laboratorio, un litigio con le sorelle e un tè con il padre, incontra strane persone: una matta che gira per il bosco e sembra conoscere segreti, un tedesco ex prigioniero di guerra bello come un dio; orecchia di nascosto sospette conversazioni; apprende dal dolore insano di una madre la storia di un bambino morto impiccato. Fino a che si trova ad essere spettatrice di un'altra, clamorosa, morte, carica di un sinistro simbolismo, continuazione forse di un più antico enigma. «È normale a 11 anni essere inaffidabile» ma stavolta Flavia rischia grosso.
In Bishop's Lacey, the sleeping village where 11-year-old Flavia de Luce dwells, some havoc and a bit of bizarreness are brought by a strange couple. I'm Rupert Porson and his partner Nialla: a lead that often recites when he speaks and a marbled red-haired, puppeteer of television fame, with their van full of theatrical contraptions and puppets. But what are the two doing in that corner of tradition stuck in the English 1950s countryside? Are they really just there to recite the magic bean in the parish? Flavia needs a shadow of mystery to excite himself, and his two converging passions of crime and chemistry find a common outlet. And in fact, it is chemistry that gives her the first cue for her indiscreet and curious discoveries. Fleeing at all times from the semi-ruined manor, where his time spends between the laboratory, an argument with the sisters and a tea with his father, he meets strange people: a madman who wanders through the woods and seems to know secrets, a German former prisoner of war as handsome as a god; secretly hinges on suspicious conversations; learns from the unhealthy pain of a mother the story of a dead child hanged. Until she finds herself to be the spectator of another, resounding, death, laden with a sinister symbolism, perhaps a continuation of an older conundrum. "It's normal at 11 to be unreliable" but this time Flavia is at great risk.