La mente allargata. Perché la coscienza e il mondo sono la stessa cosa - 9788842824893

La mente allargata. Perché la coscienza e il mondo sono la stessa cosa: Che cos'è la coscienza? È qualcosa di fisico? E che cos'è la realtà? È qualcosa di esterno, oggettivo, che possiamo davvero conoscere? E come? Dall'antichità a oggi, queste domande perturbanti non hanno smesso di far discutere filosofi e scienziati. Ma le loro risposte si sono sempre basate sul dualismo irriducibile tra mente e realtà, apparenza e mondo fisico, che ha scavato un fossato tra l'uomo e gli oggetti che lo circondano. Così la coscienza umana è diventata un mistero inafferrabile, un fenomeno interiore e soggettivo, e la natura un dato esteriore ed estraneo, come se tra le due esistesse una distanza incolmabile. Riccardo Manzotti rifiuta questa frattura e ci invita a cambiare prospettiva, a ripensare la relazione tra mente e realtà in termini di identità e corrispondenza, superando il pregiudizio secondo cui la nostra esperienza del mondo sarebbe diversa dal mondo di cui facciamo esperienza. Con un approccio che abbraccia corpi e vissuti, ma anche sogni e allucinazioni, in "La mente allargata" Riccardo Manzotti avanza una tesi radicale: che la nostra percezione sia un dato concreto, materiale; che coscienza e mondo, infine, coincidano. Con "La mente allargata" possiamo non solo capire come funziona la nostra mente, ma anche vedere la nostra esistenza sotto una nuova luce, e scoprire che non c'è alcun baratro a separarci dall'universo, che non siamo né scissi dentro di noi né divisi da ciò che ci circonda. Anzi, possiamo finalmente affermare «io sono il mondo».
What is consciousness? Is it something physical? And what is reality? Is it something external, objective, that we can really know? And how? From antiquity to the present day, these disturbing questions have not stopped making philosophers and scientists debate. But their answers have always been based on the irreducible dualism between mind and reality, appearance and physical world, which has dug a ditch between man and the objects that surround him. Thus the human consciousness has become an elusive mystery, an inner and subjective phenomenon, and nature a foreign and external fact, as if there was an unbridgeable distance between the two. Riccardo Manzotti rejects this rift and invites us to change perspective, to rethink the relationship between mind and reality in terms of identity and correspondence, overcoming the prejudice that our experience of the world would be different from the world of which we have experience. With an approach that embraces bodies and lived, but also dreams and hallucinations, in "The enlarged mind" Riccardo Manzotti advances a radical thesis: that our perception is a concrete, material data; consciousness and world, finally, coincide. With "The Enlarged Mind" we can not only understand how our mind works, but also see our existence in a new light, and discover that there is no chasm to separate ourselves from the universe, that we are neither divided within us nor divided by what surrounds us. On the contrary, we can finally say 'I am the world'.