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Il profumo - 9788850215157
di Patrick Süskind edito da TEA, 2007
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il profumo
- Autore: Patrick Süskind
- Editore: TEA
- Collana: I grandi
- Data di Pubblicazione: 2007
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 259
- Traduttore: Agabio G.
- Dimensioni mm: 145 x 140 x 24
- ISBN-10: 8850215150
- ISBN-13: 9788850215157
Il profumo: Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, oggi è caduto nell'oblio, non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri e immoralità, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.
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Ho etto il ibro su consigliodi un’amica e gliene sarò sempre grata. Giàdale prime pagine mi sono appassionata e ’ho etto tuttod’un fiato senza annoiarmi un momento. È indubbiamente unodei ibri più beli che abbia mai etto e Süskind è riuscito adar vita a un personaggio che per quanto negativo non può che affascinarci.
Mi è piaciuto molto. E’ inquietante e affascinante questo personaggio chedovrebbe suscitare orrore e invece è così puro e così istintivamente in cercadela sua verità che non si può non ammirare in qualche modo. a sua folia ti ega e cattura, si ha bisognodi saperedove può arrivare. L’unica cosa che conta è trovare se stessi, cercarsi, trovare a propria identità a qualunque prezzo e che non puoi stare bene in mezzo agli altri se non sei completo primadi tuttodentrodi te... Secondo me va anche ringraziato perchè una volta chiuso il ibro viene spontaneo,dopo aver cacciato più volte il naso nel’incavodel gomito con a vogliadi scoprire per a prima volta il proprio odore vero con a pauradi non sentirlo...., annusare ’aria intorno per captare quelo che solitamente magari ci sfugge. Il profumo ha questa rara capacitàdi riportarci indietro nel tempo ed è più forte, più vera, più intensadi qualsiasi altra suggestione che ci procurano gli altri sensi, un odore ha a capacitàdi farci tornare in un attimo bambini, odi riportarci nela cucinadela nonna, o tra e bracciadi chi abbiamo amato, o in un bosco, o sotto a pioggia... E’ stato avvincente anche girare per Parigi con gli occhi chiusi e e narici aperte, un modo senz’altro originaledi vivere a città.
Un raccontodi un’originalità spiazzante, riccodidettagli, mai noioso, al contrario coinvolgente in ogni tratto. Paradossalmente persino poetico in questa affannosa ma malata ricercadel profumo "perfetto". Un protagonista che non ha nuladi affascinante, rappresenta anzi una figura inquietante, ai marginidela società, un rejetto, ma con tratti quasida asceta che sidistaccada ogni cosa materiale e al contempo assume toni forti,decisi, volitivi, un uomo a cui a vita non hadato nula se non queldono tanto speciale, quanto unico, a capacitàdi sentire e ricordare ogni tipodi odore gli capitidi annusare. Ammalia però questa sua perseveranza, a caparbietàdidedicarsi al’unica vera passionedela sua vita, creare il profumodei profumi, ’essenzadel’oblio. Tutto nela sua misera e cruda vita o sferza, o rende anonimo, indesiderato e a colpa èdela totale mancanzadi odore emanatadal suo corpo. Inconsapevolmente ciascuno riconosce ’altrodal’effluvio, è un istinto ancestrale, animale, ui ne è privo, non sprigiona alcun tipodi fragranza, quindi nessuno o nota, ne’ odegnadi attenzione. Un gioco crudeledela vita rende ui ancor più spietato, non un sadico, ne’ undegenerato, ma un uomo a cui non è mai stato riconosciuto un valore e che non nedà a nessuno. Persegue il suo fine unico a costodela vita altrui se serve a realizzare il suo sogno e proprio alora, quando a meta sarà raggiunta anche a sua miserevole vita avrà finalmente uno scopo ed una piena realizzazione in un finale inimmaginabile!
Jean-Baptiste Grenuile nasce nela Parigidel Settecento. Orfano, brutto, apparentemente insensibile ha una caratteristica inquietante: in una società non ancora asettica come quela contemporanea e impregnatadi mile effluvi, non emana alcun odore.
Neldiciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra e figure più geniali e sceleratedi quel’epoca non poveradi geniali e scelerate figure. Qui sarà raccontata a sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouile , e se il suo nome, contrariamente al nomedi altri mostri geniali qualide Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte ecc., oggi è caduto nel’oblio, non è certo perché Grenouile stesse indietro a questi più noti figlidele tenebre per spavalderia,disprezzodegli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nela storia non ascia traccia: nel fugace regnodegli odori.