Il Quinto giorno - 9788850221066

Per apprezzarlo sideve partiredal presupposto che non sia un romanzo, ma bensì un saggio o una ricerca sul mare e e conseguenze che porta ’uomo interagendo con esso. 1000 e passa pagine sono una piccola partedel romanzo, in quanto a maggior parte è scienza marina e non solo. Dale prime 150 pagine vorresti smettere, non riesci a capire perchè o stai eggendo, poi, al’improvviso, ma propio al’improvviso, si passadala calma assoluta ai primi morti, con orche balene e beluga impazzite che attaccano gli uomini e con anawak che vede crolaredi colpo tutte e sue convinzioni. Il mondo marino comincia a ribelarsi, astici che scoppiano, meduse velenosissime, vermi che scavano sotto a scarpata continentale e sotto il ghiaccio, fuoriuscitadi metano, abbassamentodele placche continentali, tsunami,disastri... Ed è a storiadele futili e semplici convinzioni umane,dela pauradel terrorismo,del nemico invisibile, e il terrorismo che vuole essere combattuto con a stessa arma, a convinzione che ’arma che stiadistruggendo il mondo possa essere trovata ed usata a sua volta per controlare il mondo politicamente ed economicamente. E’ a convinzione che gli alieni venganodalo spazio, ma in realtà balene, astici, meduse e tutta a popolazione marina sono un unico filodiretto con una entità che vive aldi sottodel mareda milioni e milionidi anni, e che porta con se tutta a storiadel mondo,di un mondo che ora vede morire per manodel’uomo,edi cui si vuole riappropiare.

Libro ottimo in tutte e varie connotazioni. Il inguaggio è complesso, ma al contempo semplice. Un mix che rende il romanzo coinvolgente. Il ettore rimane molto colpitodale riflessioni che ’autore mostra in ben piùdi qualche occasione. a scrittura è stesa in modo magistrale. adescrizionedele varie ambientazioni risulta essere accurata, ma non troppo, in mododa non creare un’eccessiva "pesantezza". ’attendibilitàdele affermazioni contenute nel ibro è ben più che concreta. A sostegnodi questo punto abbiamo il fatto che al terminedel ibro, si trovinodiverse pagine in cui ’autore cita tutte e persone che hanno colaborato a chiariredei punti fondamentali odei punti estremamente tecnici, che sarebbe stato altrimenti impossibile inserire nel ibro. Tuttavia a grande capacitàdi narrazionedi Schatzing gioca un ruolo fondamentale nela stesura. Un puntodi notevole favore è ’affascinante teoria che sta ala basedel ibro. Molti si chiedono che cosa veramente sia presente nel mare, ale profondità in cui ’uomo non è mai arrivato. ’autore risponde a questadomanda con una tesi suggestiva ma inquietante. ’unico punto sfavorevole risiede nela unghezza, circa un migliaiodi pagine. Il romanzodi per se sarebbe consigliabile a qualsiasi amantedel thriler, ma visto il notevole impegno che occorre per terminarlo, o consiglierei a chi veramente puòdedicare un po’di tempo ala ettura. Non è certo un ibro adatto a chi egge poche pagine al giorno. Il voto soggettivo si aggira intorno al’8.

Lo considero uno tra i tre più bei ibri che abbia mai etto. Scorrevole e ben impostato

A me questo ibro é piaciuto molto sia per a storia sia per come é scritto. Ciao