Diavoleide - 9788862431231

Diavoleide: "Diavoleide (...) è un racconto scritto in modo furioso, pullula di verbi di moto, di ripetizioni martellanti, di dialoghi rapidi (...) So bene che è facile parlare con il senno di poi - di lì a tre anni, nel 1928, Bulgakov avrebbe iniziato a elaborare uno dei più grandi romanzi del '900 e di sempre: tuttavia, non riesco a non pensare che Mutandoner sia una versione primitiva di Voland, che le sue gesta racchiudano una prima idea delle peripezie di Azazel, Behemot e gli altri, che la sala con il colonnato in cui Korotkov (un Berlioz ante litteram?) incontra Jan Sobesskij sia un'anteprima della magnifica sala dove si svolge il Gran Ballo di Satana e che la trafila di segretarie che popolano Diavoleide siano il laboratorio dove Bulgakov perfezionò i personaggi femminili del romanzo che non sono Margherita. Forse è proprio con Diavoleide che il 'seme del diavolo' si impossessa definitivamente di Bulgakov: è da qui, da questo piccolo libro, allora, che bisogna partire per entrare nel mondo allucinato e grottesco di uno dei massimi scrittori del XX secolo." (Andrea Tarabbia)
"Diavoleide (...) is a short story written in a furious, teems with verbs of motion, quick, relentless repetition of dialogue (...) I know that it is easy to speak in hindsight--in three years, in 1928, Bulgakov would have begun to process one of the greatest novels of the ' 900 and ever: However, I can't help but think that Mutandoner is a predecessor to Voland, that his deeds may enclose a first idea of the travails of Azazel, Behemot and others , that the Hall with the Colonnade where Korotkov (a Berlioz la lettre?) meets Jan Sobesskij is a preview of the magnificent Hall where the Grand Ball of Satan and that the rigmarole of Secretaries who populate Diavoleide are the laboratory where Bulgakov perfected the female characters of the novel are not Daisy. Perhaps it is with Diavoleide that the ' devil's seed takes over permanently by Bulgakov: it is from here, from this little book, then, that we must start to enter the world of one of the greatest writers of wild-eyed and grotesque 20th century. " (Tabbert)