Scritture precarie. Editoria e lavoro nella grande crisi 2003-2017 - 9788864791685

Scritture precarie. Editoria e lavoro nella grande crisi 2003-2017: Questo libro indaga come gli scrittori italiani nati negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta abbiano raccontato (attraverso romanzi, novelle, reportage e poesie) la prostrazione dei soggetti sottoposti al precariato. A questa temporaneità del lavoro fa da specchio la temporaneità esistenziale: il precariato, infatti, produce una liquidità delle identità e nuove forme di 'alienazione', raccontata secondo modalità che lontanamente richiamano la letteratura industriale di Volponi. Si scopre, però, che le nuove generazioni non possono inquadrare in maniera 'totale' ed 'epica' il dramma sociale che si è abbattuto in Italia, poiché il grado di consapevolezza e di 'esperienza' della realtà è ormai ridotto a frammenti, essi pure temporanei e funzionali a un mercato editoriale che subordina la profondità alla leggerezza, la durata estetica alla consumabilità commerciale, la stabilità del libro alla volatilità della letteratura digitale.
This book looks at how the Italian writers born in the sixties, seventies and eighties have narrated (through novels, short stories, reportages and poems) the prostration of the entities subject to insecurity. This temporary work mirror the existential temporariness: job insecurity, in fact, produces a liquidity of identity and new forms of ' alienation ', chronicled in a manner which distantly recalls industrial Volponi literature . It turns out, however, that the younger generation can not compose in a ' total ' and ' epic ' the social drama that hit in Italy, since the degree of awareness and ' experience ' of reality is now reduced to fragments, they too temporary and functional a publishing market which makes the depth with lightness, durability aesthetics to commercial viability, stability of the book to the volatility of digital literature.