Pasta Kid. Il mio tennis, la mia vita - 9788867767809

Pasta Kid. Il mio tennis, la mia vita: Paolo Bertolucci è stato uno dei giocatori più forti della storia del nostro tennis. Ha fatto parte della squadra che ha scritto una pagina indimenticabile dello sport italiano, conquistando nel 1976 la nostra unica Coppa Davis e raggiungendo poi altre tre volte la finale. In coppia con Adriano Panatta ha costituito uno dei doppi più forti di tutti i tempi, ed è l'unico italiano che ha inciso cinque volte il nome sulla mitica insalatiera, quattro come giocatore e una come capitano non giocatore. Detto anche "braccio d'oro" per la facilità con la quale portava i colpi e le sue grandi qualità tecniche, ha sempre dovuto lottare con un avversario in più: l'amore per la buona tavola. Da qui il soprannome di Pasta Kid, affibbiatogli con rispettosa ironia da un guru del tennis mondiale come Bud Collins, la mitica penna del "Boston Globe". In questo libro, firmato insieme al giornalista Lucio Biancatelli, racconta tutta la sua storia: dagli inizi al circolo tennis Roma di Forte dei Marmi all'esperienza tecnica e umana vissuta nel centro federale di Formia con Mario Belardinelli, fino alla Coppa Davis e ai retroscena della finale in Cile, la lunga amicizia sul campo e fuori con Adriano Panatta e la conoscenza da spogliatoio di mostri sacri come Borg, McEnroe, Nastase. Un racconto pieno di vita e di colore, che apre una finestra su uno sport professionistico ma ancora artigianale, in cui l'aspetto umano era fondamentale e le racchette erano di legno. E in cui Pasta Kid poteva essere il soprannome di un campione.
Paolo Bertolucci was one of the strongest players in the history of our tennis. He was part of the team that wrote an unforgettable page of Italian sport, winning in 1976 our only Davis Cup and then reaching the final three more times. Paired with Adriano Panatta he constituted one of the strongest doubles of all time, and is the only Italian who has engraved five times the name on the legendary salad bowl, four as a player and one as a non-player captain. Also known as the "golden arm" for the ease with which he carried the shots and his great technical qualities, he always had to fight with an extra opponent: the love for good food. Hence the nickname Pasta Kid, affixed with respect with irony by a world tennis guru like Bud Collins, the mythical pen of the "Boston Globe". In this book, signed together with the journalist Lucio Biancatelli, he tells his entire story: from the beginnings to the tennis club Rome of Forte dei Marmi to the technical and human experience lived in the federal center of Formia with Mario Belardinelli, up to the Davis Cup and the behind the scenes of the final in Chile, the long friendship on and off the field with Adriano Panatta and the dressing-room knowledge of sacred monsters such as Borg, McEnroe, Nastase. A story full of life and color, which opens a window on a professional but still artisanal sport, in which the human aspect was fundamental and the rackets were made of wood. And where Pasta Kid could be the nickname of a champion.