Europa. La democrazia sospesa. L'unione monetaria, la crisi economica e il blocco della politica - 9788867975747

Europa. La democrazia sospesa. L'unione monetaria, la crisi economica e il blocco della politica: Come siamo giunti alla crisi dell'eurozona? È Fritz W. Scharpf a dircelo con una sintesi mirabile e documentata dei meccanismi che hanno condotto all'attuale situazione europea. Finalmente una spiegazione chiara delle logiche che sottendono alle riforme strutturali a cui è affidata la ripresa delle economie. Ecco che un accademico tedesco di primo piano chiarisce come le cause della crisi non siano da attribuire a una supposta irresponsabilità nella spesa pubblica degli Stati, ma ai segnali distorti all'interno dei mercati finanziari privati. Non ha alcun senso imputare colpe morali a chicchessia. Non è la pigrizia dei Paesi del Sud o la cattiveria della Germania o dei Paesi nordici a essere responsabile della crisi, ma lo sono i meccanismi disfunzionali del sistema dovuti al tentativo di stabilire un assetto economico omogeneo in Paesi molto diversi tra loro. L'autore fornisce inoltre un elegante schema con cui testare le diverse fonti di legittimazione democratica di una politica economica.
How did we get to the eurozone crisis? Fritz W. Scharpf tells us this with an admirable and well-documented summary of the mechanisms that have led to the current situation in Europe. Finally, a clear explanation of the logic behind the structural reforms to which the recovery of economies is entrusted. A leading German academic clarifies that the causes of the crisis are not to be attributed to a supposed irresponsibility in state public spending, but to distorted signals within private financial markets. It makes no sense to impute moral blame to anyone. It is not the laziness of the countries of the South or the malice of Germany or the Nordic countries that are responsible for the crisis, but the dysfunctional mechanisms of the system due to the attempt to establish a homogeneous economic order in countries that are very different from each other. The author also provides an elegant framework with which to test the different sources of democratic legitimacy of an economic policy.