Brasil. Profundo - 9788874753307

Brasil. Profundo: "Un paese nuovo, un porto magnifico dove approdare, distante dall'Europa meschina, una natura esotica ed esuberante: questo mi parve il Brasile quando ci arrivai per la prima volta. Mi ci buttai anima e corpo e per dodici anni respirai integralmente l'aria di quel paese-promessa, terra del niente, nazione del domani. Lo visitai in lungo e in largo per foreste e metropoli, lo vissi nelle sue contraddizioni. Il risultato della malinconica allegria che ha caratterizzato la mia lunga parentesi brasiliana sono questi resoconti e alcune considerazioni che li accompagnano." Nei testi di Stefano Coali siamo trascinati quasi senza accorgercene a seguire i passi del narratore, le sue scorribande per i meandri delle città sudamericane, in favelas e vicoli scuri, bar malfamati e botteghe decadenti, tutti luoghi frequentati da un'umanità eterogenea e da personaggi improbabili. Il percorso è un tuffo nelle vertigini della sua scrittura, candidamente cinica a tratti e intrecciata di elementi autobiografici. Resoconti irritati, violenti o irriverenti mostrano l'altra faccia del mondo, quella che non vediamo, o spesso non vogliamo vedere, per evitare di sentirci coinvolti.
"A new country, a magnificent harbour where land, far from the exotic and exuberant nature mean, Europe: this seemed to me the Brazil when I arrived there for the first time. I threw myself body and soul and for twelve years I breathed the air of that country in its entirety-promise, land of no, country of tomorrow. I visited the length and breadth of the forests and cities, lived in its contradictions. The result of melancholic joy that characterized my long curly Brazilian are these accounts and some considerations that go with them. " In the writings of Stefano Coali we dragged almost without realizing it to follow in the footsteps of the Narrator, his raids to the intricacies of South American cities, favelas and dark alleys, disreputable bar and decadent workshops, all places frequented by a heterogeneous humanity and unlikely characters. The path is a plunge into the giddiness of her writing, candidly cynical sometimes braided and autobiographical elements. Violent or angry, irreverent reports show the other side of the world, that we do not see, or do not want to see often, to avoid feeling involved.