La memoria negata. Appunti per una storia della tradizione cattolica in Italia - 9788874978403

La memoria negata. Appunti per una storia della tradizione cattolica in Italia: Via via che si procede nella lettura del libro ci si rende conto che si sta facendo, insieme all'autore, un cammino appassionante con un uomo appassionato della Vita, che sa essere, da buon toscano, di lingua tagliente, ma che non scorda mai di guardare ai fatti, di usare il cervello, di ragionare e di custodire il passato, la tradizione, perché ha ben chiaro che si sta gettando via un patrimonio inestimabile, che seppe costruire cultura e splendori d'arte e di civiltà, alla luce della Fede cattolica, e nella fedeltà alla Chiesa, Santa e Sposa di Cristo, nonostante i mille errori degli uomini peccatori che la compongono. Nella novella società progressista, in cui gli efebi sculettanti ormai pontificano e pretendono di dettar legge, sapere e "nuova morale", Pucci non si rinchiude in uno sdegnoso silenzio, perché, come tutti i veri uomini, il nostro Autore è un combattente. In queste pagine non si celebra la Tradizione con quello stile ampolloso a cui ci hanno abituato i mille anniversari celebrativi di eventi "storici", più o meno manipolati o inventati tout court, in cui i nostri politici professionali sguazzano.
As they proceed in reading the book, you realize that you are doing, along with the author, an exciting journey with a passionate man of life, that he can be, as a good Tan, sharp tongue, but that you never forget to look at the facts, to use your brain, to reason and to preserve the past, tradition, because he well understood that you are throwing away a priceless heritage , who knew how to build culture and splendor of art and civilization, in the light of the Catholic faith and fidelity to the Church, Santa and bride of Christ, despite the many mistakes of sinful men who compose it. In the novel progressive society, in which the youths walking around now hold forth and claim to dictate, to know and "new morality", Pucci locks herself in a disdainful silence, because, like all real men, our author is a fighter. In these pages you do not celebrate the tradition with the bombastic style that they used the myriad commemorative anniversaries of historical events, more or less manipulated or invented outright, where our professional politicians wallow.