Cinema in camicia nera - 9788874979660

Cinema in camicia nera: È possibile etichettare il cinema compreso tra gli anni Venti e gli anni Quaranta come cinema di regime tout court? È un interrogativo di non facile risposta. In quegli anni, infatti, troviamo un cinema insospettabilmente vario: accanto a pellicole perfettamente funzionali all'enfatizzazione mediatica di un uomo e della sua volontà di plasmare codici e modelli comportamentali, troviamo i narcotizzanti sogni dei telefoni bianchi e le fughe letterarie del calligrafismo. Nel grande affresco ideologico che avrebbe dovuto mostrarsi compatto e senza sbavature, si insinuarono inoltre fermenti e sollecitazioni nuove e vivificanti specie nella fase propriamente bellica. La tentazione sempre più forte del vero e il bisogno di soffermare la macchina da presa sull'interiorità e sulle disillusioni dei personaggi spostarono progressivamente gli interessi dei registi su un piano diverso, innestandovi i primi segnali per una rinascita etica, formale, stilistica e ideologica ormai del tutto scollata da un regime in evidente caduta libera.
It can label film between the 1920s and the 1940s regime as cinema tout court? And a fundamental question isn't easy to answer. In those years, in fact, we find a cinema is unexpectedly varied: beside the media emphasis perfectly functional films of a man and his will to shape codes and behavioral patterns, we find the narcotic dreams of white telephones and literary escapes of elaborate style. In the great ideological fresco that was supposed to be compact and seamless, life-giving milk and also new and stress crept in stage properly. The temptation always stronger than truth and the need to focus the camera on the inner self and the disillusionment of the characters moved progressively the interests of filmmakers on a different plane, filling it early signs for a revival of ethics, formal, stylistic and ideological now completely unglued by a regime in apparent freefall.