Come sono diventata scrittrice - 9788875213060

Come sono diventata scrittrice: Quali sono i dettagli nella vita di uno scrittore che formano la materia prima delle sue narrazioni? Quali suoni, colori, volti sono destinati a fissarsi sulla pagina scritta per trovare lì il loro significato più vero? Qual è, in altre parole, il rapporto che lega il vissuto, l'esperienza, la memoria con l'arte del raccontare? Eudora Welty fatto amare i suoi romanzi, prova a rispondere a questi interrogativi in un libro a metà strada fra l'autobiografia letteraria e il manuale di scrittura creativa. Ripercorrendo le tappe più luminose dell'infanzia e della giovinezza - la vita familiare e la scuola, i libri e la scoperta del mondo, fino ai primi tentativi di scrivere racconti - la Welty ricostruisce la propria formazione intellettuale e ci offre una riflessione inedita su come anche eventi apparentemente marginali possano imprimersi nella coscienza di uno scrittore, contribuendo a plasmare il suo stile e il suo immaginario; perché, come scrive l'autrice, "il nostro tempo soggettivo è spesso la cronologia propria dei racconti e dei romanzi: è il filo continuo della rivelazione".
What are the details in the life of a writer that form the raw material of his narrations? Which sounds, colors, faces are bound to fixate on the written page to find there their truest meaning? How much, in other words, the relationship between the lived experience, the memory with the art of telling? Eudora Welty did love his novels, try to answer these questions in a book somewhere between literary autobiography and the creative writing Handbook. Brighter retracing the steps of infancy and youth-family and school, the books and the discovery of the world, until the first attempts at writing short stories-the Welty reconstructs their intellectual training and offers us a new reflection on how even seemingly marginal events can imprint itself in the consciousness of a writer, contributing to shaping his style and his imaginary; because, as the author writes, "our subjective time is often the chronology of the stories and novels: is the continuous thread of revelation".