Le cose di prima - 9788875219369

Le cose di prima: Nella vita di Simeone, un adolescente colpito da distrofia muscolare, i tratti del melodramma sembrano aver preso il sopravvento. La malattia si rivela in tutte le sue penose limitazioni e in tutti i suoi contrasti - l'inerzia forzata e il desiderio di crescita, il bisogno di essere amato e il decadimento fisico che inquina la dinamica dei sentimenti, l'incolpevolezza e il peso delle fratture causate ai rapporti familiari - mentre le «cose di prima» appaiono ormai improbabili e quasi esotiche. Sul suo palcoscenico la madre è un contralto, la voce stanca e nevrotica di chi vorrebbe riprendere a vivere ma non ci riesce. Pierotta, soprano, è la ragazza depressa e instabile con cui Simeone duetta. Filippo, il baritono, è il professore che gli illustra i misteri della fisica quantistica, nei quali è forse annidata una speranza di salvezza. Il grande assente è il tenore, Thomas, il padre di origine siriana che lo ha abbandonato: è il suo abbraccio che Simeone non smette di rincorrere per sapere se è un disertore o un eroe, e se davvero esistono legami così forti da ridefinire le leggi della fisica. Con una Gerusalemme innevata a fare da sfondo, a padre e figlio è riservato uno struggente atto finale. Come ha scritto Julian Barnes, soltanto il melodramma riesce ad andare dritto alla meta, e a rammentarci l'essenziale.
In the life of Simeon, a teenager suffering from muscular dystrophy, traits of Opera seem to have taken over. The disease is revealed in all its painful limitations and in all its contrasts-forced inertia and the desire for growth, the need to be loved and the physical decay that pollutes the dynamics of feelings, the innocence and the burden of fractures due to family relationships-and the ??things?? appear now unlikely and almost exotic. On its stage mother is a contralto, the tired voice and neurotic by those who would resume live but fails. Ray, soprano, is depressed and unstable girl with whom Simeon duets. Philip, the baritone, is the professor who explains the mysteries of quantum physics, which is perhaps a nested hope of salvation. The great absentee is the tenor, Thomas, the father of Syrian origin who abandoned him: it's his embrace that Simeon doesn't stop chasing to inquire about a deserter or hero, and if indeed there are such strong ties to redefine the laws of physics. With a snowy Jerusalem in the background, a father and son is reserved a poignant final act. As written by Julian Barnes, only melodrama is able to go straight to the goal, and to remind us what is essential.