Femmine e muse. Epistolari e carteggi d'amore di Gabriele d'Annunzio - 9788888302874

Femmine e muse. Epistolari e carteggi d'amore di Gabriele d'Annunzio: "Il catalogo è questo": parafrasando la celebre frase del servo Leporello nel Don Giovanni, possiamo paragonare questo nuovo saggio di Franco Celenza ad un elenco dettagliato degli amori di Gabriele d'Annunzio. Un catalogo che, presentato sotto forma epistolare e incarnato in figure femminili sempre diverse, rappresenta un nuovo tassello da aggiungere al già vasto corpus dell'opera dannunziana. Un catalogo paziente ed accurato, che conferma l'immagine di un'esistenza tanto straordinaria quanto sfrenata, costantemente in bilico tra i due poli del Piacere e della Gloria, dove l'uno alimenta l'altra e viceversa, gettando nuova luce sui rapporti del poeta con alcune delle sue numerose amanti, più e meno ufficiali. Attraverso l'esame dei vari carteggi, molti dei quali rimasti finora inediti, l'autore commenta e documenta lo strabiliante percorso del dongiovannismo dannunziano: dal gusto reiterato della conquista, attuata grazie alla forza della parola poetica, fino all'esaltazione del possesso e all'estasi erotica, seguite inequivocabilmente da noia, stanchezza e abbandono.
"Brad is this": paraphrasing the famous quote of the servant Leporello in Don Giovanni, we can compare this new essay by Frank Celenza to a detailed list of the loves of Gabriele D'Annunzio. A catalogue, presented in the form of letters and embodied in different female figures, represents a new element to add to the already vast body of work of D'Annunzio. A patient and accurate catalogue, which confirms the image of a life so extraordinary as wanton, constantly hovering between the two poles of Pleasure and glory, where the one feeds the other and vice versa, throwing new light on the poet's relations with some of his many mistresses, more and less official. Through the examination of various papers, many of which were unpublished, the author comments and documents the astonishing path of Don juanism dannunziano: taste reiterated the conquest, implemented through the strength of the poetic Word, up to the exaltation of possession and erotic ecstasy, followed unequivocally from boredom, tiredness and abandonment.