Il giallo dell'incarnazione - 9788891165626

Il giallo dell'incarnazione: L'autore, che si considera un teologo di strada, è dell'avviso che la Chiesa ce la racconti sostanzialmente giusta, ma con termini e modi prevalentemente obsoleti. E che, dunque, sia ora e tempo di innovare. Egli ritiene che l'ultimo vero innovatore sia stato S. Agostino, che però era ancora troppo influenzato dalle manie e fobie ebraiche per operare trasformazioni più incisive. L'autore vede con molta perplessità anche il fatto che il testo del Credo, tuttora insegnato alla scuola di catechismo, risalga a millesettecento anni fa e sia stato dettato, parola per parola, non da un Papa od altra autorità religiosa, ma da un Imperatore (Teodosio) di dubbia reputazione ed ancor più dubbia competenza. Guarda caso un personaggio coevo di Sant'Agostino.
The author, who considers himself a theologian of road, believes that the church going to short stories basically right, but mainly with obsolete terms and ways. And that, therefore, it is now time to innovate. He believes that the last true innovator was St. Augustine, but was still too influenced by delusions and Jewish phobias to operate more incisive. The author sees with great concern the fact that the text of the creed, which is still taught at the school of catechism, dates back to 1700 years ago and has been dictated Word for Word, not a Pope or other religious authority, but by an emperor (Theodosius) of questionable character and even more dubious expertise. Coincidentally a contemporary character of Saint Augustine.